Nuovo aumento della Tari: i fiorentini pagheranno in due anni l’8,7% in più

L’aumento deciso nel consiglio straordinario che ha chiuso il secondo mandato Nardella. Scintille in aula. Draghi (FdI): “Aumentare la tariffa alle sedi del Pd”. Giorgio: “Risparmi per i cittadini dal 2025”

Ha un bel dire l’assessore “green” Andrea Giorgio che l’aumento sarà “soltanto del 3% grazie ai 6,5 milioni di euro recuperati dall’evasione della Tari”. Ma sostanzialmente il risultato non cambia perché è il secondo anno consecutivo che la Tariffa sui rifiuti ha un ritocco al rialzo e la situazione sullo smaltimento e il conferimento degli scarti in alcune parti della città (leggi ad esempio Rovezzano, Rocca Tedalda o anche alcune strade del Quartiere 2 a pochi passi dallo stadio) non è che sia rose e fuori. Anzi, piuttosto il contrario. Ma non è finita qui perché gli adeguamenti in positivo saranno il 3,2% per il 2024 e del 5,5% per il 2025: dunque l’8,7% in più nel biennio. Il via libera è arrivato durante l’ultimo consiglio comunale del secondo mandato Nardella, un Consiglio straordinario che aveva fra le altre numerose cose all’ordine del giorno fra cui anche il consuntivo 2023. Insomma ultima occasione di polemiche in aula prima del voto dell’8 e 9 giugno che darà un nuovo parlamentino e soprattutto un sindaco nuovo di zecca. E le polemiche ci sono state.  In particolare Alessandro Draghi (FdI) che ha proposto anche un emendamento provocatorio, poi bocciato, per aumentare la Tari sì ma alle sedi del Pd è stato molto duro contro lo stesso Giorgio: «Spero – ha attaccato – che sia il suo ultimo intervento come assessore, per sempre. Ricordo che da quando ci siamo seduti per la prima volta in questa consiliatura, il Pef di Ato Toscana Centro si aggirava intorno a 96-97 milioni di euro, ora andiamo ad approvare un Pef che nel 2025 toccherà i 130 milioni. Non so se Alia è una piovra o un’azienda partecipata».

Apriti cielo e tensione salita immediatamente oltre il livello di guardia: «Draghi mi augura di non vedermi più, io le auguro di continuare a vederla qui da consigliere – ha poi replicato Giorgio -. Lei è una specie rara ma utile da vedere in questo consenso, un negazionista dei cambiamenti climatici. È sempre bene che ci ricordi che lei e il suo partito avete questa posizione e immagino anche il vostro candidato di destra». Quanto alla Tari la promessa di Giorgio è di “usare anche gli introiti della tassa di soggiorno che dal 2025 si potranno utilizzare per abbattere la tariffa dei rifiuti ai cittadini e alle imprese”. Inoltre, ha aggiunto, sempre per il 2025 “con la tariffa ‘corrispettiva’ si arriverà a far pagare il cittadino in base a quanto sporca. Fare la raccolta differenziata è un elemento utile per il pianeta, dall’anno prossimo sarà un ritorno economico nelle tasche dei fiorentini che si comporteranno bene». Sulle polemiche Giorgio ha ribadito che l’agenzia nazionale Arera aveva inviato una “richiesta di adeguamento delle tariffe pari al 13,7% per il 2023 e il 2024”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.