Partenza dal Piazzale per il Tour 2024? Nardella e Bonaccini frenano, SPC attacca

Firenze vista dal Piazzale Michelangelo

Secondo La Gazzetta dello Sport, la 111a edizione della Grand Boucle in programma dal 29 giugno 2024 potrebbe partire proprio da Firenze. Nardella e Bonaccini frenano, SPC attacca: “Ospitare la corsa costa. Già previste in bilancio le risorse necessarie?”

A parte la candidatura per il momento non c’è altro. Ma se fosse confermata l’indiscrezione pubblicata oggi da La Gazzetta dello Sport che vorrebbe alcune tappe del Tour de France 2024 in Emilia Romagna e Toscana  sarebbe una notizia bomba. Come si ricorderà le due regioni hanno dato la loro piena disponibilità a ospitare alcune frazioni della Grand Boucle nei propri territori. Secondo però quanto riportato dalla “Rosea” questa mattina, se non è un’assoluta certezza potrebbe essere anche qualcosa più di più una semplice indiscrezione.

La 111ma edizione del Tour de France dunque dovrebbe partire proprio dal Piazzale Michelangelo il 29 giugno 2024. La corsa proseguirebbe poi in Italia nei giorni successivi, fino a quando il quarto giorno è previsto che venga varcato il confine. La prima tappa del Tour de France 2024, sempre che l’indiscrezione venga confermata, è un chiaro omaggio ai miti del ciclismo toscano, da Gino Bartali a Gastone Nencini e si concluderebbe a Rimini dove Marco Pantani è morto nel 2004. Il giorno successivo il Tour dovrebbe proseguire da Cesenatico e arrivare a Bologna. Martedì 2 luglio  il via della 4a tappa verso la Francia dovrebbe avvenire a Pinerolo, luogo in cui Fausto Coppi completò la sua grande opera solista al Giro del 1949. 

Stefano Bonaccini e Dario Nardella

Il sindaco di Firenze Dario Nardella e il Governatore emiliano Stefano Bonaccini però frenano: “Come noto – dicono in un comunicato congiunto -, esiste la candidatura a ospitare il Tour de France 2024 in Emilia-Romagna e Toscana, ma questa è la sola cosa certa, ogni altra notizia non può trovare alcuna conferma ufficiale. Stiamo lavorando per centrare un obiettivo che sarebbe storico. Un progetto serio, sul quale il confronto con gli organizzatori del Tour e il direttore Christian Prudhomme prosegue in modo proficuo, ma al momento non è stato chiuso alcun accordo e annunci senza fondamento rischiano di minare un evento che rappresenterebbe una straordinaria opportunità per il territorio e il Paese. L’auspicio è ovviamente quello di riuscire a portare qui il Tour de France, ma certo resta ancora molto da fare”. Per il presidente del Consiglio Regionale Antonio Mazzeo “Questa sarebbe davvero una notizia bellissima. La Toscana è da sempre terra di ciclismo e grandi ciclisti, Dopo i campionati del mondo e la tappa del Giro d’Italia dedicata al centenario della nascita di Bartali, sarebbe davvero un nuovo regalo straordinario per tutti gli appassionati e gli sportivi ma, soprattutto, una nuova vetrina planetaria per la nostra bellissima regione”.

Antonella Bundu e Dmitrij Palagi (SPC)

Critica invece la valutazione di Sinistra Progetto Comune: “Ospitare la partenza del Tour de France costa – attaccano Antonella Bundu e Dmitrij Palagi. Lo attestano le edizioni passate e lo abbiamo ricordato con un’interrogazione assegnata il 7 marzo ma ancora senza risposta. Nel bilancio del Comune si sono già previste le risorse necessarie? In quale misura? Quali sono le condizioni per il Grand Départ che vengono richieste agli enti locali per l’edizione 2024? Ci sono già sponsorizzazioni private su cui contare e c’è un’idea di coinvolgimento degli altri livelli istituzionali? La sostenibilità economica dell’evento è immaginata sulla base di tassa di soggiorno e bigliettazione dei musei, per coprire i costi maggiori legati agli oneri che sarebbero richiesti dall’evento? Prendiamo atto di come il Sindaco di Firenze e il Presidente della Regione Emilia-Romagna si preoccupino di rispondere alla stampa, per evitare di minare “l’occasione”. Vorremmo però che Nardella trovasse però il tempo di impegnarsi, con la sua Giunta, a rispondere alle domande del Consiglio comunale. O crede di non dover rispondere a niente e nessuno?”. 

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.