Passa il bilancio, pace fatta per ora fra Pd e Iv. E Del Re propone l’acquisizione dell’ex Astor

Alla fine niente crisi di Giunta “per senso di responsabilità” ma anche perché avrebbe avuto poco senso farla cadere a quattro mesi dal fine mandato. Nel 2024 investimenti per quasi 500 milioni

Tanto tuonò che alla fine non piovve. Nulla. Né un temporale violentissimo come quelli a cui ci ha abituati il cambiamento climatico, ma nemmeno quella pioggerellina fitta tipica di Firenze che sembra non bagnare e invece dal collo ti entra fin dentro la schiena lasciandoti una sensazione di freddo gelido.

L’assessore al bilancio Giovanni Bettarini

Già perché proprio così è andata in  Consiglio Comunale dove si presentava il bilancio di previsione e dove c’erano tutti i presupposti per arrivare alla clamorosa caduta della giunta (visti i litigi e le tensioni fra Pd e Iv degli ultimi mesi e l’atteggiamento che avrebbe potuto tenere Firenze Democratica, la nuova formazione di riferimento dell’ex assessore Cecilia Del Re). Caduta che probabilmente non interessava a nessuno, perché far arrivare il commissario a quattro mesi dalla fine del mandato sarebbe stato un segnale difficile da far comprendere non solo ai normali cittadini-elettori ma anche ai più smaliziati osservatori della politica abituatissimi alle beghe del laboratorio politico gigliato.

Dunque il bilancio di previsione è passato con i voti favorevoli di Pd, Lista Nardella, Iv (che dice di averlo fatto per senso di responsabilità…) e di Firenze Democratica a parte Stefano di Puccio il quale al momento del voto ha scelto di non essere in aula per contestare la decisione della maggioranza che gli avrebbe contestato una sorta di incompatibilità tra il ruolo di consigliere e quello di presidente della Firenze Rugby 1931 (magnifica ulteriore figuruccia del Pd che non perde tempo ultimamente nel rimediarne in quantità. In sostanza finché Di Puccio era nei Dem tutto andava bene, ora che è passato a Firenze Democratica no….). Contrarie tutte le opposizioni: SPC, Cinque Stelle, Gruppo Centro, Lega e FdI. Astenuti infine Asciuti e Michela Monaco del Gruppo Misto.

Il nuovo gruppo Firenze Democratica

Fra gli interventi la proposta di Firenze Democratica prima in Consiglio e poi sui social con la stessa Del Re di acquistare l’ex Hotel Astor di via Maragliano divenuto tristemente famoso per via della sparizione della piccola Kata avvenuta a giugno dello scorso anno e di cui non si è saputo più nulla per destinarlo a studentato o a ricovero per persone bisognose. Ma oggettivamente una operazione del genere avrebbe poco senso anche per via delle condizioni in cui si trova adesso l’immobile (che pare sia sta messo in vendita) rivoltato più volte dai Carabinieri nel corso delle indagini e già in condizioni fatiscenti e di irregolarità  prima degli eventi collegati alla scomparsa di Kataleya. E soprattutto avrebbe un costo non indifferente per Palazzo Vecchio perché oltre all’acquisizione del palazzo le casse comunali andrebbero incontro a una ristrutturazione pesantissima. Soldi in sostanza che potrebbero meglio essere adoperati altrove.  

Anche per il 2024 il più importante capitolo del bilancio di previsione è dedicato agli investimenti: sono previsti quasi 500 milioni di nuovi investimenti nel 2024 tra cui spiccano oltre 160 milioni per interventi nel settore sportivo, oltre 18 milioni in edilizia residenziale pubblica, oltre 186 milioni nel trasporto pubblico locale, oltre 7 milioni in interventi per politiche sociali e famiglia. Nel 2024 si confermano invariate e fra le più basse d’Italia le aliquote dell’addizionale Irpef, ferme da 12 anni allo 0% sotto i 25mila euro di reddito e allo 0,2% sopra i 25mila euro di reddito (se fosse applicata l’aliquota media nazionale il gettito sarebbe di oltre 45 milioni di euro in più ogni anno, che invece non vengono chiesti ai fiorentini). Invariati anche la tariffa dei servizi sportivi e il prezzo di ingresso dei musei civici, delle mense scolastiche, dei servizi educativi e la gratuità delle scuole dell’infanzia.  Invariate le tariffe ordinarie del ‘canone suolo pubblico’ e tutte le aliquote Imu, ferme dal 2012, con il mantenimento delle agevolazioni già in essere come quella destinata agli immobili locati a canone concordato. L’imposta di soggiorno, a totale carico dei turisti per le prime 7 notti di soggiorno in città, ha una previsione di incasso per il 2024 di 77milioni, (a fronte di un incasso nel 2023 di circa 71 milioni).  L’imposta di soggiorno sarà dedicata per oltre 35 milioni al contributo trasporto pubblico locale, per 8,4 milioni in manutenzione del verde, 3,2 milioni alla manutenzione del patrimonio storico ,15 milioni ai servizi museali e la rimanente parte per eventi e servizi in ambito culturale.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.