Per la prima volta dal suo ritrovamento apre al pubblico la stanza segreta di Michelangelo

Si trova all’interno delle Cappelle Medicee e sarà visibile dal 15 novembre solo per gruppi contingentati di 4 persone. Custodisce disegni a carboncino attribuiti al Buonarroti, eseguiti durante l’autoesilio dell’artista

Dopo quasi 50 anni dal suo ritrovamento (era il 1975), il 15 novembre 2023 la stanza segreta di Michelangelo all’interno del Museo delle Cappelle Medicee, sarà accessibile al pubblico. L’attesa apertura al pubblico della Stanza segreta, mai stata accessibile in maniera regolamentata prima d’oggi, è stata resa possibile anche grazie al monitoraggio che verrà condotto nei prossimi mesi, d’intesa con l’Opificio delle Pietre Dure ed entrerà in vigore a partire dal 15 novembre per gruppi contingentati di massimo 4 persone alla volta, in modo da proteggere i disegni e mantenere adeguate condizioni conservative, indispensabili a salvaguardare i preziosi manufatti.

Stanza segreta di Michelangelo_Museo delle Cappelle Medicee_Foto_Francesco Fantani_Courtesy Musei del Bargello

“Questo ambiente così piccolo è un vero unicum per il suo eccezionale potenziale evocativo – ha commentato Francesca de Luca, curatrice del Museo delle Cappelle Medicee – . Le sue pareti sembrano contenere a stento numerosi schizzi di figura, in buona parte di formato monumentale, tracciati da segni che attestano una grande chiarezza progettuale. A questi si accompagnano studi, variamente accurati o sommari, di dettagli anatomici, di volti, di pose inconsuete. Non in tutti i disegni è avvertibile la stessa sostenuta tensione qualitativa della grafica di Michelangelo. Tuttavia questo luogo permette ai visitatori di oggi l’esperienza unica di poter entrare in contatto diretto non solo con il processo creativo del maestro, ma anche con la percezione della formazione del suo mito di divino artista”.

Stanza segreta di Michelangelo_Museo delle Cappelle Medicee_Foto_Francesco Fantani_Courtesy Musei del Bargello

L’apertura sarà fatta in via sperimentale e le prenotazioni aperte fino al 30 marzo 2024, in via prudenziale.  Il numero limitato di presenze per fasce orarie è dovuto alla necessità di intervallare il periodo di esposizione alla luce a led a periodi prolungati di buio. “È stato un lungo costante e paziente lavoro che ha coinvolto diverse professionalità e desidero ringraziare tutto il personale dei Musei del Bargello che ha lavorato con me in questi anni per quest’obiettivo – aggiunge Paola D’Agostino, direttore dei Musei del Bargello”.

Stanza segreta di Michelangelo: la storia – La stanzetta, 10 metri di lunghezza per 3 di larghezza, alta al culmine della volta 2 metri e 50, a cui si accede dalla Sagrestia Nuova, era stata usata come deposito di carbonella fino al 1955 e poi inutilizzata, rimasta chiusa e dimenticata per decenni, sotto una botola completamente coperta da armadi, mobili e suppellettili accatastate. Durante dei saggi sulle pareti, un restauratore si imbatté  in una serie di disegni murali di figura, tracciati con bastoncini di legno carbonizzato e sanguigna, di dimensioni varie, in molti casi sovrapposti, che l’allora direttore Dal Poggetto attribuì per la maggior parte a Michelangelo. L’allora direttore ipotizzò che l’artista si fosse rifugiato nel piccolo ambiente nel 1530, quando il Priore di San Lorenzo, Giovan Battista Figiovanni, lo nascose dalla vendetta del papa Clemente VII, infuriato perché l’artista – durante il periodo in cui i Medici furono cacciati dalla città – aveva militato come supervisore delle fortificazioni per il breve periodo di governo repubblicano (1527-1530).

Nel periodo di “auto-reclusione” Michelangelo avrebbe utilizzato i muri della piccola stanza per “abbozzare” alcuni suoi progetti tra i quali opere della Sagrestia Nuova, come le gambe di Giuliano de’ Medici duca di Nemours, la testa del Laocoonte, e progetti riferibili ad altre sculture e dipinti. Ottenuto il perdono della famiglia, dopo circa due mesi Michelangelo tornò finalmente libero e riprese nuovamente i suoi incarichi fiorentini, fino a quando nel 1534 abbandonò definitivamente la città alla volta di Roma.  

Stanza segreta, modalità di accesso – La stanza segreta sarà accessibile esclusivamente su prenotazione, ad un massimo di quattro persone a gruppo accompagnato, fino ad un limitedi 100 persone la settimana. Sarà aperta il lunedì (alle 15, 16:30 e 18:00), il mercoledì (alle ore 9:00, 10:30, 12:00, 13:30, 15:00, 16:30, 18:00), il giovedì (alle ore 9:00, 10:30, 12:00, 13:30, 15:00), il venerdì (alle ore 15:00, 16:30 e 18:00) e il sabato (alle ore 9:00, 10:30, 12:00, 13:30, 15:00, 16:30, 18:00). La permanenza massima all’interno della stanza sarà di 15 minuti. Per motivi di sicurezza (la discesa avviene attraverso una scala stretta e angusta) la stanza non sarà accessibile ai disabili e ai minori di 10 anni.

Il biglietto di ingresso avrà un costo totale di 20 euro a persona (2,00 euro i ridotti; gratuito per i minori di 18 anni) a cui si andranno ad aggiungere i costi della prenotazione obbligatoria (3 euro) e il prezzo del biglietto di ingresso al Museo delle Cappelle Medicee (10 euro intero, 3 euro ridotto fino al 15 dicembre 2023). Un totale di 30 euro più la prenotazione obbligatoria per i biglietti interi e 5 euro più i 3 euro di prenotazione obbligatoria per i ridotti.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.