Pericolo scampato: al posto della funicolare terrazza aperta e spazi pubblici

Così il rendering immagina la terrazza dell'ex caserma

Approvata la variante per il resort di Costa San Giorgio. La società che fa capo al magnate argentino Lowestein non ha dato seguito alle verifiche chieste dal Comune, ma verserà 2,2 milioni per interventi di manutenzione straordinaria in Centro storico

Pericolo scampato. La funicolare che avrebbe dovuto collegare l’ex scuola di sanità militare di Costa San Giorgio alla base delle mura antiche con capolinea il Giardino di Boboli, non si farà. La società che fa capo al magnate argentino Alfredo Lowestein non ha dato seguito alle verifiche chieste dall’amministrazione comunale mettendo così la parola fine su quella idea o suggestione (comunque malsane entrambe) che aveva suscitato un vespaio di polemiche in città.

La Giunta Nardella ha così approvato una variante al regolamento urbanistico inserendo anche una serie di prescrizioni a cui i proprietari della ex scuola dovranno scrupolosamente attenersi. Tra questi anche il versamento di oltre 2,2 milioni di euro come monetizzazione delle compensazioni, per interventi di manutenzione straordinaria su attrezzature ludiche e sportive e verde di piazza Demidoff, piazza Tasso, piazza D’Azeglio, giardino Nidiaci, giardino di Porta Romana (300mila); adeguamenti impiantistici e strutturali dell’Albergo Popolare (300mila euro); restauro casotti in piazza Demidoff (30mila euro); realizzazione spogliatoi femminili palestra Nidiaci in via della Chiesa (90mila euro); ristrutturazione, inserimento bagno e soppalco Centro giovani nel giardino Nidiaci (ex limonaia) in via d’Ardiglione (250mila euro); rifacimento del muro di contenimento Assi Giglio Rosso sul viale dei Colli (80mila euro); riqualificazione della scalinata della via Crucis (380mila euro circa); riqualificazione di piazza Santa Felicita e piazza dei Rossi. “Si chiude una variante complessa e discussa, che ha l’obiettivo di recuperare un luogo abbandonato e fino ad ora inaccessibile – ha detto il sindaco Dario Nardella -. Grazie ai nuovi usi che aprono ancor più il complesso alla città, invito a guardare a questa operazione in un quadro più ampio di trasformazione delle caserme in città”

Ma l’aspetto più importante è che i fiorentini potranno disporre di una nuova terrazza-giardino verde panoramica con accesso diretto da vicolo della Cava. Accessibili anche i giardini e gli orti del complesso, oltre alle attività già aperte al pubblico previste nella parte nord-ovest del complesso (attività commerciali, di somministrazione e di servizio), così come il centro benessere, che dovrà prevedere un accesso agevolato per gli abitanti del quartiere 1, e il teatro all’aperto che diventerà invece un nuovo spazio dell’Estate fiorentina con una programmazione culturale promossa in collaborazione con l’amministrazione comunale. Nel complesso sarà inoltre dedicato uno spazio gratuito a rotazione a disposizione di artigiani fiorentini all’interno del più ampio progetto che sarà la Casa delle Eccellenze; inoltre, il complesso potrà ospitare anche parte delle esposizioni culturali in mostra al Forte Belvedere per ampliare i collegamenti tra la città e l’ex caserma. L’auditorium sarà gratuitamente a disposizione di iniziative del quartiere 1, una volta al mese, a favore di associazioni e di chi ne faccia richiesta. Sono queste le prescrizioni aggiuntive per il privato inserite nella convenzione allegata al progetto unitario convenzionato approvato dalla giunta contestualmente alla variante al Regolamento urbanistico su proposta dell’assessore all’Urbanistica Cecilia Del Re.

“Un luogo finora inaccessibile e dentro cui finora nessuno è entrato, perché riservato prima solo agli ecclesiastici appartenenti al convento e poi ai membri dell’esercito – ha detto l’assessore Del Re -, che dopo la dismissione da parte del demanio sta oggi cadendo a pezzi: per volontà del demanio l’immobile è stato alienato ormai oltre sette anni fa a un soggetto privato che ora può procedere con il recupero seguito e sollecitato dalla locale Soprintendenza prima che le parti vincolate vadano in malora. Abbiamo lavorato però in questi mesi per far sì che anche i cittadini possano beneficiare di questo luogo che una volta recuperato si aprirà alla città grazie a una serie di usi stabiliti dalla convenzione allegata al piano attuativo. Così come abbiamo voluto destinare interamente gli oneri ai luoghi più vissuti da cittadini e residenti del Quartiere”.

Il progetto unitario convenzionato prevede un generale intervento di riqualificazione sia del complesso edilizio che delle parti esterne. Presupposto del progetto è quello di non snaturare il carattere identitario del complesso con l’inserimento di un mix di funzioni: l’attività turistico ricettiva rifletterà il carattere di ospitalità offerta in passato nelle foresterie e consentirà di non aggravare il carico urbanistico di questa parte delicata della città per accessibilità e fruibilità. È prevista inoltre la realizzazione di un parcheggio interrato tra l’edificio storico conventuale, l’edificio della futura spa e i filari di tigli, e l’intervento di riqualificazione di tutto il giardino esterno di pertinenza del complesso fino ai confini con il Forte Belvedere attraverso ripulitura, ricucitura, valorizzazione e restauro delle porzioni del giardino che negli anni sono andate perdute o fortemente deteriorate. Saranno a carico dell’operatore la progettazione ed esecuzione di una serie di opere interessanti gli spazi pubblici esistenti: riqualificazione di Costa San Giorgio, da piazza de Rossi a vicolo della Cava; riqualificazione dello snodo tra Costa San Giorgio e Costa dei Magnoli; riqualificazione della scalinata tra Costa San Giorgio e Piazza Santa Maria Soprarno per un importo complessivo di circa 400mila euro, e dei rispettivi marciapiedi con il rifacimento della pavimentazione in pietra (per l’importo rimanente pari a circa 440mila euro).

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.