Più Steward e più agenti di Polizia per una movida “sostenibile”

Sindaco e Ministro dell’Interno oggi al summit convocato in Prefettura dove è stato annunciato il piano di prevenzione e controllo. “I ragazzi devono tornare a divertirsi, ma in tutta sicurezza”

Ci saranno più steward a controllare la movida. Lo hanno detto il sindaco Dario Nardella e il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese che questa mattina hanno partecipato in Prefettura alla riunione del Cosp (Comitato per l’ordine e la sicurezza) convocato dal prefetto Alessandra Guidi per quella che il primo cittadino fiorentino, presentando il piano di prevenzione e controllo in occasione della fine del coprifuoco che scatta lunedì 21 giugno, ha definito una “movida sostenibile”.

Un momento della riunione del Cosp

Saranno 10 per il momento e selezionati con bando con l’obiettivo di arrivare al triplo: per questo ha aggiunto la titolare del Viminale “verrà impiegato il fondo per la sicurezza urbana”, che vede la città di Firenze una delle sedi ad avere una quota abbastanza importante, circa 1,5 milioni di euro su 15 milioni a livello nazionale con la previsione di arrivare l’anno prossimo a 25 milioni. Sono risorse – ha specificato Lamorgese – per la sicurezza urbana che saranno destinate secondo le esigenze che saranno ritenute importanti a livello locale, e tra queste l’impiego di 20 steward”. Gli steward saranno a supporto delle forze dell’ordine.

Ma non è la sola novità perché a Firenze arriveranno 20 nuovi poliziotti. “Nel piano di riorganizzazione degli uffici – spiega ancora Lamorgese – è previsto un aumento seppure limitato dell’organico complessivo e finalmente arriveranno a conclusione i corsi di formazione, che non avevamo portato a compimento a causa della pandemia”. In questo modo, precisa, “arriveranno circa 20 unità di polizia in più, ma anche per carabinieri e guardia di finanza è prevista una rimodulazione secondo le esigenze che verranno determinate. Su questo c’è piena intesa anche con gli uffici competenti. È stato ritenuto che fossero sufficienti le previsioni messe in campo”.

Il presidio dei militanti NoCpr

Quanto agli sviluppi della situazione pandemia “dal 21 giugno tutta l’Italia sarà zona bianca, non avremo più restrizioni e coprifuoco, e ci sarà una maggiore facilità di movimento. Penso che va affrontato questo momento e dobbiamo stare attenti perché le regole basilari vanno rispettate e mantenute. Stiamo andando lentamente fuori dalla pandemia ma dobbiamo continuare a essere attenti e io sono sempre molto cauta e ribadisco che vanno mantenute ferme le attenzioni. I ragazzi devono divertirsi ma in sicurezza, la città che deve tornare ad avere turisti, in tutta sicurezza”. Infine la questione migranti e la voce che vorrebbe la costruzione di un Cpr in Toscana, dove gli stranieri vengono trattenuti in attesa di espulsione: “è un discorso appena iniziato, bisogna che ci sia l’accordo da parte del territorio e del ministro d’intesa con il presidente della Regione. Non è stato individuato ancora niente, è iniziato il discorso e vedremo se riusciremo a fare sintesi su questo argomento”.

Il summit è durato oltre due ore. Al tavolo anche il comandante dei vigili urbani Giacomo Tinella, il questore Filippo Santarelli, gli esponenti delle forze dell’ordine. Al termine Lamorgese si è recata in Consiglio Comunale e ad attenderla ha trovato un presidio di militanti che sotto il sole cocente ha ribadito la contrarietà all’ipotesi ventilata dal Ministero degli Interni di istituire un CPR in ogni regione.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.