Più tutele per i rider nell’accordo firmato fra sindacati e Regione

Nella foto di repertorio una manifestazione dei rider fiorentini

Salari svincolati dal cottimo, premi incentivanti, previdenza, maggiorazioni per i servizi notturni e festivi. “Passo in avanti importante. Adesso si tratta di coinvolgere le aziende”

Salari svincolati dalla logica del cottimo, premi incentivanti e limiti sul carico di lavoro, Tfr, previdenza, malattia, straordinari, maggiorazioni per i servizi notturni e festivi. Sono alcune delle tutele che dovranno essere applicate anche ai riders. Lo prevede un accordo condiviso da sindacati e Regione che punta a garantire dignità della persona e diritti contrattuali anche ai lavoratori della “gig economy”.

L’intesa è frutto di un confronto iniziato a gennaio che ha coinvolto Cgil, Cisl e Uil della Toscana e l’assessorato al Lavoro per garantire ai riders diritti e tutele contrattuali: a loro verrà applicato il contratto di lavoro subordinato del settore ‘trasporto merci e logistica’. L’accordo prevede anche congedi parentali, dispositivi di protezione, diritto alla disconnessione, alla privacy e alle agibilità sindacali, formazione e sicurezza sul lavoro, divieto di ranking reputazionale (l’algoritmo che declassa i fattorini per le assenze, compresi gli scioperi). Una parte punta poi anche alla qualità e sostenibilità del servizio, coinvolgendo i consumatori e le stesse imprese, attraverso indicazioni su igiene e sicurezza alimentare, la necessità di un bollino e/o tesserino di garanzia, la creazione di un albo delle imprese certificate, la creazione di un elenco di riders presso i Centri per l’impiego per evitare fenomeni di caporalato e anche un marchio etico. 

La strada dunque è stata tracciata. Ora si tratta di coinvolgere le aziende, non solo le multinazionali ma anche le aziende locali, che ci si augura siano le prime a recepire l’accordo. “Quest’intesa è un grande risultato  – dicono i sindacati – perché riconosce che i riders sono lavoratori subordinati ai quali va applicato un contratto che consente le necessarie flessibilità per venire incontro alle nuove forme di lavoro, senza rinunciare alla tutela dei diritti di chi lavora. L’auspicio è che questa indicazione possa trovare presto applicazione e creare quindi una concorrenza basata sulla qualità e preparazione e non sul lavoro deregolamentato, in un contesto di relazioni sindacali partecipativo improntato al dialogo”. Aggiunge l’assessore al lavoro Alessandra Nardini: “La Toscana vuole fare la propria parte a sostegno di una battaglia giusta: il nostro obiettivo è sottoscrivere l’accordo con le parti datoriali con cui apriremo presto un tavolo di confronto. É urgentissimo affrontare la questione della tutela della dignità di queste lavoratrici e di questi lavoratori e delle condizioni in cui operano. Servono diritti e tutele riconosciuti.

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