Quel Novecento Elegante della famiglia Fineschi

In mostra da oggi al Museo del Tessuto di Prato oltre 80 oggetti fra vestiti, accessori maschili e femminili, appartenuti a una delle famiglie più attive della imprenditoria cittadina fin dalla prima metà dell’Ottocento

Oltre 80 oggetti tra abiti e accessori femminili e maschili appartenuti alla famiglia Fineschi, tra le più attive della borghesia imprenditoriale pratese fin dalla metà dell’Ottocento. E’ “Novecento Elegante” la mostra che si inaugura oggi 13 febbraio al Museo Tessuto (in occasione del primo giorno di visita orario continuato 10-19) e inaugura la programmazione espositiva per l’anno 2022.

Si tratta di un’accurata selezione raccolta negli ultimi vent’anni con cura e passione da Ada Tirinnanzi, moglie di Antonio Fineschi, detentrice della memoria familiare. L’intera collezione, composta da oltre 160 oggetti, è stata generosamente donata nel 2021 al Museo andando così ad arricchirne il patrimonio, incrementando la sezione moda e abbigliamento con oggetti che spaziano dalla fine dell’Ottocento fino agli Novanta del Novecento e diventando a tutti gli effetti patrimonio cittadino. La mostra, curata dalla conservatrice del Museo Daniela Degl’Innocenti con la collaborazione di Valentina Sonnati, è allestita nella suggestiva Sala dei Tessuti Antichi del Museo e presenta una trentina di abiti oltre a una cinquantina di accessori e complementi d’abbigliamento che sono espressione del gusto, della moda e della vita sociale italiana, testimonianza fondamentale per la storia del territorio e la storia del costume italiano tra Otto e Novecento.

“Siamo molti grati alla Famiglia Fineschi per avere scelto il Museo del Tessuto come luogo di conservazione e tutela della loro ricca collezione” – ha detto il Presidente della Fondazione Museo del Tessuto Francesco Nicola Marini – Grazie a loro il nostro patrimonio si è arricchito notevolmente, andando così ad incrementare le raccolte di abiti e accessori moda con pezzi straordinari. Ringrazio Ada Tirinnanzi Fineschi in modo particolare, che ha saputo conservare il patrimonio di famiglia in tutti questi anni e soprattutto ha deciso di non disperderlo, ma di metterlo a disposizione di tutta la comunità con il suo generoso gesto”. Un patrimonio che nasce e si sviluppa in un contesto domestico più che collezionistico, frutto della passione di Ada Tirinnanzi Fineschi per la storia del costume e dell’amore per la propria famiglia. La loro storia attraversa oltre un secolo e si distingue per le attività commerciali che la portano all’attenzione cittadina: dallo storico pastificio fondato nel 1826 all’attività di vendita delle auto degli anni più recenti avviata da Antonio Fineschi.

Il percorso espositivo (la mostra sarà visitabile fino al 29 maggio prossimo) procede per filoni tematici e cronologici: abbigliamento infantile e giocattoli, abbigliamento maschile e femminile da giorno e da sera accompagnati da accessori di lusso, attività creative femminili e interessi culturali dei componenti della famiglia. Curiosa e inedita è la presentazione di alcuni completi da bambini degli anni Venti e Trenta del Novecento che testimonia lo sviluppo di una moda dedicata all’infanzia ed è accompagnata da una serie di giochi da tavolo e giocattoli che contestualizzano il periodo storico e l’esposizione. E poi ancora un affascinante esposizione di vesti da notte della metà degli anni venti riccamente ricamate e di raffinati négligé decorati dalle donne della famiglia che riflettono l’attenzione per la moda francese di quel periodo. Per la moda maschile invece ci sono completi da giorno e da sera del primo Trentennio del Novecento di sartoria pratese e fiorentina: frac, smoking e soprabito accompagnati da adeguati complementi come cappelli, bastoni e raffinati set da fumo in sepiolite. Ma anche capi di alta sartoria degli anni Sessanta indossati per gli esclusivi appuntamenti ricreativi e culturali della storica Società dei Misoduli di Prato fino ad arrivare agli outfit dei primi grandi brand italiani degli anni Ottanta come Gianfranco Ferré e Rocco Barocco. le riviste, le planche, i figurini, i libri tendenze e campionario – appartenenti ad altre collezioni del Museo – che arricchiscono l’esposizione creando un suggestivo dialogo tra questa eterogenea varietà di materiali.

Novecento Elegante – Abiti e accessori dalla donazione Fineschi. Museo del Tessuto di Prato, via Puccetti 3, fino al 29 maggio 2022. Orari di apertura: martedì-giovedì 10.00-15.00, venerdì e sabato: 10.00-19.00, domenica: 15.00-19.00. Ingresso: intero 8 euro, ridotto 6 euro (www.museodeltessuto.it/mostre/novecento-elegante).

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.