Quella piccola rapsodia dedicata a chi non si dà mai per vinto

Una scena di Azul – Gioia, Furia, Fede y Eterno Amor (Foto di Viviana Cangialosi)

Alla Pergola e al Teatro Era di Pontedera, Stefano Accorsi è il protagonista con Luciano Scarpa, Sasà Piedepalumbo e Luigi Sigillo di Azul – Gioia, Furia, Fede y Eterno Amor, storia di calcio, amore, amicizia e bilanci delle rispettive vite

Stefano Accorsi (Foto di Jarno Iotti)

In una città in cui il gioco del pallone è febbre, amore e passione, quattro amici fanno i conti con le loro rispettive vite e, facendo affiorare ricordi, provano a ricostruire una serenità andata in pezzi. Nella loro semplicità, ad accomunarli è la passione folle per la squadra del cuore e infanzie fiabesche. Sono fatti di materia semplice come il pane, ma la domenica, allo stadio, si fanno travolgere da una furia che ogni volta li spazza e li sconquassa. Stefano Accorsi, direttore artistico della Fondazione Teatro della Toscana, debutta con Azul – Gioia, Furia, Fede y Eterno Amor, il nuovo spettacolo scritto e diretto da Daniele Finzi Pasca, al Teatro della Pergola di Firenze dal 5 al 10 aprile (ore 20:45; giovedì, ore 18:45; domenica, ore 15:45) e al Teatro Era di Pontedera il 12 e il 13 aprile (ore 21). In scena con Luciano Scarpa, Sasà Piedepalumbo, Luigi Sigillo. Produzione Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo, in coproduzione con il Teatro della Toscana.

Uno spettacolo sospeso fra sogno e semplicità, fra amicizia, ironia, fragilità, passione, tifo, musica e colori che non potrà anche solo indirettamente non far pensare all’Ultimo Bacio il film di Gabriele Muccino che consacrò Accorsi nell’Olimpo degli attori italiani facendolo decollare verso una straordinaria carriera attoriale. Una storia di gente semplice, questa volta, unita da un’amicizia inossidabile che aiuta ad affrontare la vita stringendosi in un abbraccio delirante e commovente.

Il regista Daniele Finzi Pasca (Foto di Lorenzo Burlando)

“Ho sempre raccontato storie di personaggi carichi di umanità, fragili e trasognati – spiega il regista Daniele Finzi Pasca -. Il mio teatro è costruito riproducendo il linguaggio dei sogni. Procede per allusioni, associazioni di idee. I ricordi emergono come bollicine che tornano a galla in una bibita che ammazza la sete nelle giornate di caldo fuoco. Cerco di costruire immagini rarefatte, sospese in un tempo inventato, leggero. Amo i colpi di scena, i finali a sorpresa, le macchine teatrali, la magia e l’illusione. Sono cresciuto nel mondo del teatro e poi sono stato rapito dai grandi eventi: spettacoli monumentali per il Cirque du Soleil, Cerimonie Olimpiche. Però, ogni volta che ritrovo l’odore e il sapore della scena, mi sembra di tornare a casa e di riscoprire le mie radici. Credo siano clown i personaggi che popolano le mie storie dato che sussurrano, inciampano, ridono e si commuovono. Sono fatti di cristallo, di burro e di zucchero, e con un colpo di vento si trasformano in giganti. Ho avuto la fortuna di incontrare Stefano Accorsi, Luciano Scarpa, Sasà Piedepalumbo e Luigi Sigillo, attori carichi di umanità, mestiere e passione. Con loro è stato facile dare vita a questa piccola rapsodia dedicata a quanti non si danno mai per vinti”.

Mercoledì 6 aprile alle 15 alla Feltrinelli Red di Piazza della Repubblica, Accorsi firmerà le copie del suo libro Album Stefano Accorsi (edito da Gruppo Editoriale) a cura di Malcom Pagani. Il volume ripercorre la carriera dell’attore e i proventi saranno devoluti alla famiglia di Giulio Regeni per sostenere la loro battaglia per la verità. Sempre mercoledì alle 18 Accorsi, il regista Daniele Finzi Pasca e il cast dello spettacolo incontreranno il pubblico al Teatro della Pergola. L’ingresso è libero con prenotazione obbligatoria su https://forms.gle/CBTq8jmfmKeS5tsQ6.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.