Quelle muse artistiche e sentimentali raccontano le mille facce di un “perdente di successo”

Alla Pergola Mariangela D’Abbraccio, Laura Marinoni ed Elisabetta Pozzi portano in scena l’autobiografia di Giorgio Albertazzi nel progetto ideato e curato da Pia Tolomei, vedova del Maestro

Elisabetta Pozzi

L’infanzia, l’adolescenza, la famiglia, gli studi, la guerra, gli amori, i personaggi. Domenica 8 ottobre alle 19:30 Mariangela D’Abbraccio, Laura Marinoni, Elisabetta Pozzi, portano in scena al Teatro della Pergola l’autobiografia di Giorgio Albertazzi Un perdente di successo a 100 anni dalla nascita del grande attore fiorentino (Posto unico € 15, biglietteria del Teatro aperta dal lunedì al sabato, ore 10 – 19 (055.0763333 / biglietteria@teatrodellapergola.com, nelle sere di spettacolo, a partire da un’ora prima dell’alzata di sipario. Online su Vivaticket).

Maestro indiscusso del teatro italiano, Albertazzi nelle sue memorie ci restituisce il ritratto di un uomo, e di un attore, contraddistinto dalla libertà intellettuale, dall’intensità delle sue passioni e dal suo talento. Un artista che ha vissuto recitando e ha recitato la vita negando al tempo stesso, con un ironico sorriso, entrambe le cose. Ha saputo ottenere tutto, ma non ha saputo (e voluto) conservare nulla: un perdente per distrazione, ma di grandissimo successo.

Laura Marinoni

Giorgio Albertazzi è stato un uomo dalle mille sfaccettature: spirito ribelle, anticonformista – tanto che Dario Fo lo chiamava “l’anarchico” –, un attore indimenticabile nel panorama teatrale italiano. Le luci, il successo, ciò che lo ha reso celebre al pubblico sono gli innumerevoli ruoli interpretati magistralmente, da Shakespeare a Sofocle, da D’Annunzio a Pirandello, la vocazione totale verso il teatro che ha sempre preferito al cinema, i personaggi memorabili come l’imperatore Adriano tratto dal romanzo di Marguerite Yourcenar, l’autentico divo della televisione italiana negli anni Sessanta. L’Albertazzi “perdente” è, invece, più difficile da inquadrare, ma coinvolge molti aspetti della sua vita privata e delle sue scelte personali, come il passato da repubblichino mai rinnegato e gli anni di carcere fatti proprio per questa ragione.

Mariangela D’Abbraccio

Mariangela D’Abbraccio, Laura Marinoni, Elisabetta Pozzi, da sempre legate al Maestro, artisticamente e affettivamente, raccontano tutto questo con il contrappunto delle sue poesie (pubblicate postume), di frammenti di prosa, musiche e canzoni (amate da Albertazzi e che più gli assomigliavano). Insieme a loro, Musica da Ripostiglio (Luca Pirozzi, Luca Giacomelli, Raffaele Toninelli ed Emanuele Pellegrini) e Gianluca Casadei, per restituire agli spettatori uno spirito ribelle, anticonformista, indimenticabile nel panorama teatrale italiano. Il progetto è stato ideato e curato personalmente da Pia Tolomei, vedova del Maestro.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.