Razzanelli: “La Vacs è una follia urbanistica”

Nel rendering il passaggio del tram in via La Pira dopo essere transitato da Piazza San Marco

Il capogruppo di Forza Italia ha presentato con Renato Mannheimer i risultati di due nuovi sondaggi che dimostrano la contrarietà dei fiorentini alla Variante Centro Storico i cui lavori dovrebbero partire nella terza settimana di luglio

“La maggioranza dei fiorentini è contraria alla realizzazione di questa opera. La Variante al centro storico è una follia urbanistica e sono contrari anche molti di coloro che sarebbero favorevoli alla tramvia: non vogliono il passaggio di un treno da via Cavour, Piazza San Marco e via Lamarmora”. Prosegue la battaglia del capogruppo di Forza Italia a Palazzo vecchio Mario Razzanelli che oggi, forte della partecipazione del noto sondaggista Renato Mannheimer, ha presentato i risultati di due nuove indagini commissionate alla società Eumetra per conoscere l’opinione dei fiorentini sulle linee della tramvia: la Variante al Centro storico VACS, i cui lavori dovrebbero partire nella terza settimana di luglio, e la linea 3.2.1 da Piazza da Piazza della Libertà a Viale Europa. E i risultati, secondo l’esponente “azzurro” confermerebbero quelli del 2008 quando una consultazione simile bocciò il passaggio della tramvia dal centro storico. Consultazione che però non servì a nulla in quanto l’amministrazione prosegui per la propria strada, anzi per meglio dire sui propri binari, non tenendo contro di come si fosse espressa una parte di fiorentini.

Razzanelli e a destra il professor Renato Mannheimer

“Sulla VACS – spiega Razzanelli – abbiamo proposto di mettere due bus elettrici uno in piazza della Libertà ed uno in piazza Duomo. Si risparmierebbero 60 milioni di euro avendo lo stesso servizio. Il 67% degli intervistati è favorevole ai bus elettrici mentre solo il 15% è per la tramvia. Il sondaggio sulla tramvia verso Bagno a Ripoli ha dato gli stessi risultati del referendum che si svolse nel 2008 quando i fiorentini bocciarono la tramvia. A seguito di quel referendum, il sindaco Matteo Renzi pedonalizzò piazza Duomo. Adesso siamo davanti ad uno scempio che è quello sulla variante al centro storico ed i fiorentini, sono contrari”.

I due sondaggi sono stati effettuati intervistando abitanti, bottegai della zona, passanti: campioni rappresentativi, sia per la VACS che per la linea 3.2.1, di persone che frequentano le zone dove passeranno i convogli del tram alle quali sono state poste diverse domande su tanti aspetti della tramvia. “Ebbene – rivela Mannheimer – le risposte sono diverse tra la Vacs e la linea 3.2.1. Sulla Vacs c’è una contrarietà pronunciata: 70% dei contrari e solo il 30% a favore. Sulla 3.2.1, il 50% è contrario e il 44% a favore con però alcune grandi contrarietà: sull’eliminazione di due corsie su sei tra piazza della Libertà e piazza Beccaria, di due su quattro tra Lungarno del Tempio e Lungarno Colombo. In viale Giannotti e Via Poggio Bracciolini rimane una sola corsia. In questo caso il 58% non è d’accordo, il 71% non vuole che vengono eliminati i parcheggi. Gli intervistati, nel 66% dei casi, non sanno, inoltre, che verranno abbattuti gli alberi tra ponte San Niccolò e Ponte da Verrazzano e l’85% sono contrari all’abbattimento. Infine, l’89% degli intervistati si è detto non a conoscenza della proposta della tramvia elettrica senza rotaie e senza fili che consentirebbe di risparmiare 250 milioni di Euro. Infine, il 70% dei fiorentini non sa che verrà costruito un nuovo ponte tra via di Villamagna e Lungarno Colombo – Lungarno Aldo Moro che dovrebbe, nelle intenzioni del Comune, ovviare al blocco del traffico su Via Poggio Bracciolini, Viale Giannotti -Viale Europa che comunque è destinato a riversarsi sulle stesse strade lasciando irrisolto il problema”. 

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.