Referendum anti studentati di lusso, ‘Salviamo Firenze’ diffida Nardella

La conferenza stampa di Salviamo Firenze a Palazzo Vecchio. Da sinistra: De Blasi (M5S), Torelli, Mariani, Palagi e Bundu (SPC)

Il comitato promotore chiede il via libera alla raccolta delle firme e trasmette il documento anche al Prefetto. “Tattica dilatoria del sindaco e lesione del diritto democratico alla espressione dei cittadini”

Una diffida al sindaco Dario Nardella per chiedere di «dichiarare immediatamente l’ammissibilità della proposta referendaria, a pubblicare il provvedimento nell’albo pretorio del Comune e a notificare agli scriventi il provvedimento nonché contestualmente il modello tipo per la raccolta delle firme». Ad inviarla è stato il comitato promotore del referendum ‘Salviamo Firenze’ dopo che i termini per firmare il decreto di avvio per la raccolta delle firme erano scaduti il 2 giugno senza che succedesse praticamente niente.

Anzi, come fanno notare Alberto Mariani e Massimo Torelli, Palazzo Vecchio aveva approvato una delibera con l’auto osservazione proposta dalla giunta che prevede l’aumento dal 20% al 30% dei posti letto a canone calmierato all’interno degli studentati privati. Una mossa chiara per far venire meno i referendum ma che comunque deve passare al vaglio del Consiglio Comunale. Il solo organismo che può far sospendere l’iter, sottolineano ancora i promotori, è quel Collegio di Esperti che in prima battuta invece aveva dichiarato l’ammissibilità dei quesiti provocando la reazione del primo cittadino fiorentino. I quesiti sono due: nel primo si chiede «di abolire la norma che consente agli immobili prima adibiti a servizi pubblici di passare senza pianificazione urbanistica alla destinazione direzionale»; nel secondo si chiede «l’abolizione della norma che favorisce gli studentati di lusso».

Il referendum è sostenuto anche da Sinistra Progetto Comune e M5s. “Siamo di fronte a una tattica dilatoria e a una lesione del diritto democratico – concludono Mariani e Torelli – per questo abbiamo deciso di trasmettere la diffida anche al Prefetto. Va tutelato il diritto di espressione dei cittadini su un teta così delicato e dobbiamo essere messi in condizione di poter iniziare la raccolta delle sottoscrizioni”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.