Regionali, endorsement di Nardella a Giani: “Non è un tabù un presidente fiorentino”

A margine della cerimonia di auguri con i giornalisti, il sindaco ribadisce il sostegno al Presidente del Consiglio Regionale: “Firenze non è matrigna della Toscana”

Eugenio Giani e Dario Nardella

“Firenze non è matrigna della Toscana, ma è la locomotiva di questa regione. Lo dicono i numeri, l’economia, la politica: lo dice anche l’opinione pubblica. Io non ho mai interpretato il mio ruolo di sindaco in termini di rivalità verso gli altri colleghi sindaci delle città capoluogo. Collaboro anche con i sindaci di altri partiti e credo che l’idea che, dopo tanti e tanti anni, la Toscana possa avere un presidente fiorentino non sia più da considerare come una lesa maestà o un tabù del quale fino a qualche anno fa non si poteva neanche parlare. Anzi, penso che Firenze può dare tanto alla Toscana in termini di persone, di esperienza e anche di ruoli”.

A margine della tradizionale cerimonia per auguri di Natale con la stampa tenutasi a Palazzo Vecchio, il sindaco Dario Nardella torna sulle Regionali in vista della riunione in programma venerdì 20 dicembre dove la coalizione di centrosinistra si ritroverà per capire se si faranno le primarie come vorrebbe la sinistra (che però non ha espresso alcun nominativo) o se invece si andrà tutti con Eugenio Giani designato dal Pd.

E lancia un fortissimo endorsement verso l’attuale Presidente del Consiglio Regionale visto da più di un osservatore politico come l’unico baluardo in grado di assicurare alla coalizione la conferma in una Regione improvvisamente divenuta a rischio. “Se noi siamo consapevoli di questo connubio fra la Regione e il suo Capoluogo – sottolinea – possiamo fare delle cose molto positive anche a vantaggio di tutti in cittadini toscani”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.