Restauro del Franchi, Fiorentina “fuori casa” per due anni

Lo ha rivelato Dario Nardella che assicura identità di vedute con il Dg Viola Joe Barone. Nei primi sei mesi del 2024 si continuerà a giocare al Comunale, poi il trasferimento in un altro impianto fino a metà 2026

La Fiorentina giocherà le partite casalinghe in un altro stadio per due anni fino alla conclusione dei lavori di riqualificazione che porteranno al ‘nuovo’ Franchi. Sarebbe questa la scelta, praticamente definitiva a, condivisa da amministrazione comunale e società.

A rivelarlo è stato oggi il sindaco Dario Nardella a margine della Giunta programmatica convocata nella Sala del Capitolo a San Miniato al Monte. “Siamo d’accordo che la scelta prioritaria è che Fiorentina giochi fuori dallo stadio Franchi per due campionati, dalla metà del 2024 alla metà del 2026″ – ha detto il primo cittadino -. Nei primi sei mesi del 2024 la squadra continuerà a giocare al Franchi: poi, salvo un cambiamento di idea all’ultimo momento, l’intenzione è quella di tenere distinto il cantiere dalle partite della squadra. Ne ho parlato con Joe Barone (il direttore generale della Viola ndr) proprio domenica scorsa, durante la partita contro il Lecce. Il rapporto è eccellente, abbiamo messo a punto tutto. Cominceremo i lavori propedeutici già questa estate, in agosto. Invece gli interventi più visibili, con macchinari importanti e gru, si vedranno a dicembre, quando inizieranno i lavori più importanti”. In questo momento poi è in corso  la procedura di gara di bando pubblico, tuttora aperta, per ricevere le offerte delle ditte alle quali affidare i lavori di restauro del “vecchio” Comunale. “La procedura di aggiudicazione si concluderà entro luglio”, assicura Nardella. Poi i lavori, nei tempi suddetti.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.