Salvini a Firenze: “Sento anche in Toscana tanta voglia di cambiamento”

Riunione operativa del leader del Carroccio in vista di candidature e programmi per le elezioni del 25 settembre. Lolini e Nisini unici nomi certi, assieme a Edoardo Ziello. Chance anche per Barabotti e Montemagni

Sì al rigassificatore, ma nel programma che tra poco sottoporrà agli elettori una spazio di grande rilievo sarà per il tema del lavoro: che non c’è, che si perde, che non si trova e sempre più spesso non è tutelato. Matteo Salvini dà un assaggio di campagna elettorale della Lega a Firenze, primo dei big nazionali a fare tappa in città, alle due del pomeriggio sotto il caldo opprimente, nella sede del Carroccio di viale Corsica. Ma all’ordine del giorno c’è anche e soprattutto la riunione con i coordinatori territoriali del partito per cercare di capire le possibili candidature in vista delle elezioni del 25 settembre prossimo, nodo importante da sciogliere vista anche la perdita della leadership del Carroccio nei confronti della coalizione di centrodestra. “Sceglieremo i candidati per la Toscana a breve – ha detto Salvini scherzandoci su -. Il deposito delle liste è tra il 20 e il 22 di agosto, ma siccome io il 17 di agosto sono alla Versiliana vorrei aver già fatto i compiti della vacanze”.

Quanto alla contendibilità dei seggi, invece il suo pensiero è più netto: “Oramai sono toscano d’adozione. Sento tanta voglia di cambiamento, di partecipazione, anche in quelle terre che una volta la sinistra considerava cosa sua, non ci sono terre di qualcuno. La Toscana è una terra straordinaria, sento tanta voglia di cambiamento non solo da parte degli imprenditori, del tessuto produttivo, anche da parte di quelli che una volta la sinistra difendeva, penso agli operai, ai precari, agli ultimi, agli esodati. A questi la Lega ha dato e saprà dare risposte”.

Per Salvini, dunque, giusto e fondamentale è ascoltare i territori, i sindaci e le autorità locali, “senza imporre nulla dall’alto”. Ma – ha continuato – L’Italia ha bisogno di rigassificatori, di termovalorizzatori, di desalinizzatori, di reattori nucleari, e se poi siamo più giusto farlo lì o là non ho le competenze tecniche per dirlo, sicuramente servono. Noi siamo per i sì, i no hanno bloccato questo Paese. Se vinciamo le elezioni, l’energia ce la produciamo da soli. Siamo circondati da centrali nucleari ed è un lusso che non possiamo più permetterci”. Sui presunti collegamenti tra la Lega e Mosca, Salvini ha sottolineato che “da qui al 25 settembre tutti parlino di Italia, non di Russia, di Cina, o di altro perché votano gli italiani per gli italiani Se poi mi si chiede se la pace merita qualsiasi sforzo possibile dico di sì. Non vado a Mosca da anni, sono altri che in passato hanno avuto anche rapporti economici con la Russia, però io parlo del presente quindi lascio il mondo del fantasy ad Harry Potter ed ai nostalgici”.

Capitolo candidature: il coordinatore regionale Mario Lolini e la sottosegretaria al lavoro Tiziana Nisini al momento sembrano gli unici due nomi certi, assieme al deputato uscente Edoardo Ziello. Chance concrete anche per il responsabile organizzativo del partito Andrea Barabotti e per la consigliera regionale Elisa Montemagni. A Firenze poi a settembre ci sarà una grande iniziativa nazionale in concomitanza con la riapertura dedicata a studenti e insegnanti. “Perché – ha concluso con una stilettata – Firenze e la Toscana non sono di proprietà di un partito, di una bandiera o di un colore”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.