Santo Spirito, Bettini: “Condanna per gesti di inciviltà e avanti col concorso di idee”

La cordonatura divelta a Santo Spirito appena un anno fa

Ma forse servivano parole più dure e anche qualche fatto dopo quanto accaduto stanotte con la cordonatura che non è servita in pratica a nulla. Albanese: “Questi atti di inciviltà e vandalismo vanno isolati”. Denunciate 40 persone

“Purtroppo gli episodi di stanotte hanno dimostrato che c’è chi manifesta il proprio dissenso con atti di inciviltà; su questo ci auguriamo che ci sia la ferma condanna da parte di tutti”.

Il Vicesindaco Alessia Bettini

Così la vicesindaca Alessia Bettini in merito ai fatti di stanotte in piazza Santo Spirito culminati con i danneggiamenti ai blocchi di cemento, ai chiodi fiorentini e alla cordonatura predisposti dal Comune per proteggere sagrato e abside laterale della Basilica dalle orde alcoliche degli spritz-lovers che non si sono fatti remore a renderli ancora una volta terra di facile conquista anche perché le forze dell’ordine non sono per niente intervenute lasciando che ognuno potesse fare tutto quello che più gli piaceva  (Blocchi di cemento, chiodi fiorentini e cordonatura non servono a nulla | La Martinella di Firenze). “Lo abbiamo detto fin dall’inizio – dice Bettini -: i dissuasori rappresentano una misura d’urgenza, presa in accordo con la Prefettura, il parroco e i cittadini, in risposta a comportamenti di inciviltà rispetto a continui appelli da parte nostra che sono stati purtroppo sistematicamente inascoltati. Si tratta di un provvedimento sperimentale, provvisorio e removibile. A chi in questi giorni ha espresso critiche sull’aspetto estetico vogliamo chiedere di avanzare anche proposte; da parte nostra rilanceremo il concorso di idee per una piazza da vivere in modo civile, aperto e nel rispetto di un sagrato che è un luogo di culto e uno dei luoghi più belli della nostra città”. Una presa di posizione attesa e per certi versi obbligata, quella della numero due di Palazzo Vecchio. Forse però ci sarebbe voluta qualche parola più dura e più ferma, magari anche qualche fatto, piuttosto che un semplice augurio affinché quanto accaduto stanotte sia fermamente condannato da tutti. Perché alla fine il rischio è quello di recitare un copione vecchio e logoro al quale non crede più nessuno.

Alla condanna dell’accaduto si unisce l’assessore alla Sicurezza Benedetta Albanese che pone l’accento sulle misure prese per la vivibilità della piazza: “Questi atti di inciviltà e vandalismo vanno isolati e condannati – ha detto Albanese -, perché sicurezza urbana significa riuscire a vivere in maniera rispettosa le piazze. Per questo, in piazza Santo Spirito abbiamo potenziato l’illuminazione, installato quattro nuove telecamere e preso provvedimenti a tutela di tutti, gestendo queste zone con controlli coordinati fra polizia locale e forze dell’ordine. Anche in vista del passaggio in zona bianca, i comportamenti di ieri non rappresentano un modo corretto di interpretare la socialità e il rispetto delle regole necessarie a salvaguardare i diritti e le libertà di tutti. Pertanto proseguiremo con presenza e controlli, sanzionando i comportamenti illeciti”.  Intanto per i fatti di stanotte sono state denunciate 40 persone. “Questo è il risultato della politica del laissez faire, della tolleranza verso il vandalismo che la Basilica con le sue scalinate sagrato e facciate e abside vivono da anno di degrado alcolico, uso di sostanze e bivacco – commenta Camilla Speranza, portavoce del Comitato dei Residenti -. La Basilica è stata sbriciolata dalla movida e va protetta fin dalle sue scalinate. Le mezze misure come abbiamo tristemente visto non pagano. Il Comitato dei Residenti di Santo Spirito aveva proposto un progetto di stima di una cancellata leggera mobile sotto al primo gradino inchiavardato sul selciato. Occorrerà riprendere in mano il progetto e fare sul serio. Non é più tempo di palliativi”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.