Scalinata del Monte alle Croci, via libera al secondo lotto di interventi da oltre 380mila euro

La scalinata della via Crucis in una foto di repertorio di molti anni fa

Era stata chiusa nello scorso marzo a causa del cedimento di un tratto della pavimentazione. Il progetto complessivo di restauro prevede un investimento di 1,2 milioni

Era stata chiusa a marzo scorso per il cedimento di un tratto della pavimentazione: ora la scalinata del Monte alle Croci può rinascere con un completo risanamento del monumento. E’ quanto prevede il progetto esecutivo per il restauro della gradonata e la valorizzazione della Via Crucis che ha avuto il via libera della giunta di Palazzo Vecchio nel corso della seduta di fine anno su proposta dell’assessore ai Lavori pubblici Titta Meucci. Il secondo lotto di lavori, con un investimento di oltre 380mila euro finanziati con parte degli oneri della trasformazione dell’ex caserma Vittorio Veneto, arriva a seguito dell’intervento da 110mila euro avviato a ottobre scorso per la messa in sicurezza del muro di valle che sostiene la scalinata. 

“Andiamo avanti con l’intervento per restituire alla città la scalinata del Monte alle Croci e la Via Crucis – ha detto l’assessore Meucci -, dopo il cedimento del marzo scorso che ne aveva reso necessaria la chiusura. Dopo la prima tranche di finanziamento per la messa in sicurezza, abbiamo dato il via libera ai lavori di restauro della gradonata e delle stazioni della Via Crucis, anche attraverso la realizzazione di un impianto di illuminazione dedicato, che farà parte dell’ultimo lotto di interventi”. 

Nella parte della gradonata, l’intervento consisterà nello smontaggio del lastricato e dei cordonati in pietra e nella verifica dell’impianto fognario, con eventuale incremento di caditoie e chiusini in pietra. Successivamente, dove necessario, sarà realizzato un massetto armato per sostenere la pavimentazione precedentemente smontata che verrà riposizionata. Si procederà poi al risanamento dei muri laterali che costeggiano il giardino delle Rose, con interventi di consolidamento, rifacimento degli intonaci e restauro della pietra. Il progetto complessivo autorizzato dalla Soprintendenza prevede un investimento di 1,2 milioni di euro.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.