Somministrate le prime 620 dosi di vaccino in Toscana

Le prime sono state due infermiere di Careggi. Giani: “Giornata storica”. Nardella: “Serve soprattutto per acquistare fiducia”. I vaccini poi sono stati distribuiti negli altri ospedali della Regione. 227 i nuovi contagi con 8 decessi

La scatola con le 620 dosi di vaccino anti Covid

Le prime ad essere vaccinate intorno alle 8.40 negli ambulatori del CTO di Careggi sono state due infermiere, Simona Bausi e Elena Berti. Poi è toccato ad altri 45 operatori sanitari del nosocomio fiorentino in quella che unanimemente, da tutti i rappresenti delle istituzioni, è stata definita come una giornata storica.

L’auto dell’Esercito, con dentro le prime 620 dosi del vaccino anti Covid, ha fatto il suo ingresso nell’area carico scarico merci del Padiglione 15 alle 8 in punto salutata dal presidente della Regione Eugenio Giani, dall’assessore al diritto alla salute e sanità Simone Bezzini, dall’assessore alla protezione civile Monia Monni, dal sindaco di Firenze Dario Nardella e dal direttore generale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Rocco Damone. Quando il contenitore frigo è entrato all’interno dell’ospedale, dove di lì a poco sarebbero state preparate in dosi da portare al CTO per le prime somministrazioni, dall’ultimo piano dell’edificio è partito l’applauso spontaneo degli infermieri.

“Si tratta – ha sottolineato Giani – di un momento di portata storica quello che parte dal presidio ospedaliero che per i toscani e per il centro Italia è un punto di riferimento e segna il via per una fase importante e nuova. Con oggi inizieremo a costruire lo scudo protettivo per una popolazione che sta vivendo momenti difficili e assai delicati”.

La vaccinazione vera e propria inizierà il 2 gennaio e porterà in quel mese 116 mila dosi per coloro che sono in prima linea e per gli anziani nelle RSA: poi si continuerà, man mano che arriveranno le indicazioni del Governo, raggiungendo oltre 3 milioni di persone in tutta la Regione. “La Toscana – ha aggiunto Bezzini – sta lavorando con serietà, lungimiranza e grande spirito di squadra, il nostro sistema sanitario è organizzato per affrontare al meglio questa sfida collettiva che ci vedrà impegnati nei prossimi mesi. Auspico la più grande adesione possibile alla vaccinazione, solo con la tenacia e la fiducia si può vincere questa battaglia per la vita”.

Da Careggi poi le 580 dosi hanno fatto tappa a Firenze al San Giovanni di Dio e alla RSA Montedomini per poi raggiungere gli altri 10 nosocomi della Toscana precedentemente segnalati al commissario straordinario Domenico Arcuri. Per il sindaco di Firenze Dario Nardella si tratta della più grande operazione organizzativa della storia della medicina moderna perché riguarderà le intere città. “Ho sentito – ha aggiunto ha aggiunto – questa mattina il commissario Arcuri il quale mi ha assicurato che nel primo trimestre vi sarà la distribuzione di nove milioni di vaccini. Dovremo arrivare ovviamente a una percentuale tale da poter garantire l’immunità di gregge. Sarà un lavoro lungo e impegnativo, ma la giornata di oggi serve soprattutto per acquistare fiducia, per capire cosa abbiamo di fronte a noi. E’ un percorso lungo che però ci porterà fuori da questo tunnel”. Per Monia Monni, infine, “E’ una giornata che ricorderemo, finalmente si vede una luce dopo questa lunga notte”.

E notizie un po’ più confortanti arrivano anche dal consueto bollettino Regionale sui nuovi contagi che oggi sono 227 e portano il totale dei contagiati da quando è iniziata l’epidemia a 118.784. I guariti sono 297 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 104.396 (87,9% dei casi totali). I ricoverati sono 1.012 (21 in più rispetto a ieri), di cui 165 in terapia intensiva (1 in meno). La Toscana si trova al 11° posto in Italia come numerosità di casi. Purtroppo, oggi si registrano 8 nuovi decessi: 3 uomini e 5 donne con un’età media di 79,9 anni: 2 a Prato, 1 a Pistoia, 2 a Lucca, 1 a Pisa, 1 a Livorno, 1 a Arezzo. Dall’inizio dell’epidemia le persone che non ce l’hanno fatta sono 3.588.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.