Spaccio sul greto del Mugnone, per San Jacopino non c’è pace

A San Jacopino ci si buca dietro le auto in sosta

Incuranti di tutto e di tutti i pusher, fanno i loro affari illegali alla luce del sole: residenti e persone anziane che portano fuori il cane costretti a cambiare strada per il timore di incontrarli. Gianfaldoni: “Basta, non ne possiamo più”

Arrivano in bicicletta o monopattino lungo la pista ciclabile di viale Redi, poi sui due lati del Mugnone cominciano a fare i loro sporchi affari alla luce del sole, incuranti delle persone che passano, spesso anziani che portano fuori il cane per la passeggiata quotidiana e cambiano strada per paura di poterli affrontare.

Non c’è pace a San Jacopino e il problema, oltre ai balordi che spaccano i vetri delle macchine parcheggiate nelle strade per rubare i pochi oggetti dimenticati all’interno degli abitacoli, è quello di sempre: i pusher che in questo periodo non hanno mai smesso di lavorare. Anzi, come denuncia per l’ennesima volta il presidente del Comitato Cittadini Attivi Simone Gianfaldoni, se possibile hanno aumentato il volume dei propri affari illegali. Sono attivi sui due lati del torrente, lungo il percorso della tramvia che da Ponte all’Asse costeggia tutto viale Redi. Coperti dalla vegetazione particolarmente alta che serve loro anche per nascondere la droga, operano il pomeriggio e la sera: anche nelle vie interne di San Jacopino.

“Non ne possiamo davvero più di questa situazione – sbotta Gianfaldoni -. Residenti e  anziani che portano il proprio cane a spasso lungo il Mugnone sono costretti a cambiare strada perché  trovano questi soggetti intenti a farsi il buco dietro la siepe o dietro una vettura parcheggiata come se nulla fosse. Come Comitato continuiamo a segnalare la situazione alle forze dell’ordine che ringraziamo per quello che fanno ma non basta. Chiediamo di più, cercare almeno di fare cambiare zona a questi spacciatori. Qui ne abbiamo già tanti di problemi come i furti nelle vetture in sosta che vengono ritrovate con i vetri rotti: e se non bastasse tutto questo c’è pure l’ubriachezza molesta”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.