Tancredi: “A Firenze mancava un giornale progressista”

Battesimo oggi al Tepidarium per l’edizione fiorentina de “Il Tirreno”, che arriva in città con 24 pagine dedicate al capoluogo di regione e una corposa parte nazionale che lo impone come ‘altro’ dai dorsi dei quotidiani nazionali

Il Direttore de Il Tirreno Luciano Tancredi

Non un semplice dorso di un quotidiano, come sarebbe stato facile e abbastanza scontato aspettarsi. Ma un vero e proprio giornale, con una parte nazionale- regionale ed un inserto di ben 24 pagine tutte dedicate al capoluogo di regione: molta cronaca e molta Fiorentina, oltre a una parte dedicata alla Piana e alla cultura e spettacoli. Il Tirreno è sbarcato oggi a Firenze e lo ha fatto in grande stile, secondo la sua ultracentenaria tradizione, con un “vernissage” al Tepidarium dell’Orticoltura al quale hanno partecipato la massime autorità politiche regionali (in prima fila il governatore Eugenio Giani) e cittadine (il sindaco Dario Nardella accompagnato da una grande rappresentanza della Giunta di Palazzo Vecchio), quelle militari, alcuni onorevoli toscani fra cui Luca Lotti, l’attrice Daniela Morozzi, il giornalista Tgr Guido Torlai, numerosi personaggi dell’imprenditoria e del commercio fiorentino oltre ai vertici del Gruppo Sae-Sapere Aude Editori con in testa il presidente e Ad Alberto Leonardis.

La prima pagina de Il Tirreno-Firenze di oggi

Quindicimila copie distribuite in tutte le edicole, una redazione formata da sei professionisti (tre da Livorno e tre da Firenze) oltre ad alcuni collaboratori sul territorio. A mixare il tutto è Mario Neri, giornalista di lungo corso del Tirreno ed ex Repubblica. “Ci hanno detto che siamo coraggiosi e anche un po’ pazzi – ha detto il direttore Luciano Tancredi – . Stare lì a guardare il lento declino delle copie di tutti i giornali e vedere la classifica di Reporter Senza Frontiere che ci vede scendere nella classifica della libertà di stampa è una cosa alla quale non potevano rassegnarci. L’unica cosa che si può fare nei momenti di crisi è investire: noi ci proviamo e secondo me abbiamo molte chance di riuscirci. A Firenze mancava un giornale di area progressista, che affrontasse i temi dei diritti”.

“Noi – ha proseguito – ci presentiamo con molta umiltà e con molto fair-play sulla piazza perché non pensiamo di venire qui a guadagnare enormi fette di mercato. Abbiamo però pensato che ci sia un piccolo spazio per noi, per l’area culturale e di informazione che rappresentiamo. L’accoglienza dei concorrenti è stata molto carina: ieri il direttore dell’edizione di Firenze di Repubblica ci ha fatto arrivare una bottiglia di champagne in redazione per festeggiarci. La direttrice della Nazione Agnese Pini qualche giorno fa ha detto: se arriva un nuovo giornale sul mercato non erode copie ai concorrenti ma allarga il mercato. Quindi fa bene a tutti: alla concorrenza, al mercato, ai lettori e alla città”.

L’attrice Daniela Morozzi

Ma il senso e insieme il significato del battesimo fiorentino per Il Tirreno lo ha riassunto come sempre da par suo Sergio Staino con una vignetta che campeggiava in mezzo al grande schermo della presentazione in cui la figlioletta, sfogliando il giornale, si rivolge a Bobo e gli dice: “Che buon profumo di mare che c’è oggi”. E Bobo risponde: “Dev’essere il Tirreno che apre a Firenze”. Per Dario Nardella Il fatto che arrivi una voce nuova in città, che ha fato sempre voce alla Toscana, è fondamentale”. Mentre Eugenio Giani ha sottolineato “che un altro giornale è una ricchezza: quest’aria darà ossigeno a Firenze che ha tanta voglia di reagire e di ripartire”. Infine Alberto Leonardis: “E’ un momento per noi molto importante: è l’arrivo di un percorso iniziato 15 mesi fa. Abbiamo costruito un’azienda che fattura 43milioni di euro con imprenditori sani in Toscana, Emilia e in Sardegna, l’ultima acquisizione. La nostra cultura d’impresa non viene da luoghi privilegiati e questa è la nostra forza. Linea editoriale: rappresentazione di quello che siamo, in modo equilibrato e senza pregiudizio. Ma con una parola d’ordine: libertà”.  

“Da giornale di area – ha concluso Tancredi – il Tirreno vuole diventare il giornale dei toscani che affronta temi locali ma in chiave regionale. Firenze è il primo passo verso questa trasformazione che non è soltanto di contenuti ma anche di forma perché oggi è anche il primo giorno del restyling grafico che comprende tutte e 12 le edizioni. La forma è sostanza e anche questa nuova grafica aumenta il livello di autorevolezza del nostro giornale, gli da una veste più moderna, nuova, fresca e anche più attenta alle notizie locali e nazionali”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.