Toscana da stanotte in Zona Arancione: cosa si può fare

Tornano le chiusure per mostre e musei. Spostamenti solo all’interno del proprio comune e solo una volta al giorno per raggiungere un’altra abitazione. Bar, ristoranti e pizzerie aperti ma solo per asporto. I contagi restano oltre quota 760

La Toscana da stanotte torna in zona arancione dopo cinque settimane in giallo. In questo modo tornano anche nuove restrizioni alle quali da tempo ci eravamo  disabituati. Vediamo quello che si potrà fare da domenica mattina, sottolineando due punti: il primo riguarda riguarda bar, ristoranti e pizzerie che saranno aperti sì ma solo per l’asporto: i primi fino alle 18, i secondi fino alle 22. Il secondo invece è per i musei e le mostre. Con il cambio di fascia tornano ad essere chiusi: con buona pace dei Musei Civici cittadini e degli Uffizi, solo per fare gli esempi più eclatanti, riaperti da poco oppure della Galleria dell’Accademia che dopo gli importanti interventi messi in cantiere per presentare il nuovo allestimento non potrà tornare ad accogliere il pubblico.

Dunque da domani non ci si potrà più spostare (mezzi propri o pubblici) da un comune diverso da quello di residenza salvo che per comprovate esigenze di lavoro, studio o necessità (unica eccezione comuni piccoli nel raggio di 30 chilometri). Una sola volta al giorno ci si potrà recare in un’altra abitazione ma nello stesso comune. Gli spostamenti sono anche vietati da una regione all’altra. Resta attivo il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino. I negozi restano aperti, chiusi invece nei giorni festivi e prefestivi i centri commerciali (anche qui eccetto farmacie, parafarmacie, generi alimentari, tabacchi ed edicole interne). Serrande abbassate anche per sale giochi e sale scommesse: e purtroppo ancora per piscine, cinema e teatri che in verità non hanno mai riaperto. Si può fare attività sportiva fuori, ma vicino casa. Non cambia nulla per quanto riguarda scuola, università e trasporti pubblici.

Intanto sono 764 in più rispetto a ieri in nuovi casi di Coronavirus in Regione che portano il  contyo totale a 142.650 da quando è iniziata l’epidemia. L’età media è di 46 anni. I guariti sono 400 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 126.337 (88,6% dei casi totali). Oggi sono stati eseguiti 12.201 tamponi molecolari e 7.400 tamponi antigenici rapidi, (3,9% positivo). Gli attualmente positivi sono oggi 11.899, +3% rispetto a ieri. I ricoverati sono 814 (3 in più rispetto a ieri), di cui 129 in terapia intensiva (3 in più). Purtroppo si registrano altri 14 decessi, 9 uomini e 5 donne con un’età media di 79,4 anni: 7 a Firenze, 1 a Pistoia, 1 a Massa Carrara, 2 a Lucca, 2 a Pisa, 1 residente fuori Toscana. Si è avviata dal 27 dicembre 2020 la campagna vaccinale anti-Covid. Alle 16 di oggi sono state effettuate complessivamente 182.527 vaccinazioni.

Sono 39.509 i casi complessivi ad oggi a Firenze (200 in più rispetto a ieri), 12.005 a Prato (60 in più), 12.394 a Pistoia (67 in più), 9.097 a Massa (68 in più), 14.593 a Lucca (82 in più), 18.930 a Pisa (101 in più), 11.112 a Livorno (57 in più), 12.800 ad Arezzo (58 in più), 6.866 a Siena (52 in più), 4.789 a Grosseto (19 in più). Sono 555 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni.

La Toscana resta al 13° posto in Italia come numerosità di casi, con circa 3.832 casi per 100.000 abitanti. Complessivamente, 11.085 persone sono in isolamento a casa (347 in più). Sono 26.077 (127 in più rispetto a ieri, più 0,5%) le persone, anch’esse isolate, in sorveglianza attiva perché hanno avuto contatti con persone contagiate. Dall’inizio dell’epidemia le persone che non ce l’hanno fatta sono 4.414: 1.485 a Firenze, 299 a Prato, 324 a Pistoia, 437 a Massa Carrara, 417 a Lucca, 513 a Pisa, 308 a Livorno, 278 ad Arezzo, 178 a Siena, 111 a Grosseto, 64 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.