Tra fiabe, ironia e sound napoletano, tre appuntamenti da non perdere a teatro

Anna Ammirati fotografata da E. Morante

Domenica al Teatro Puccini un classico senza tempo per famiglie: Il Pifferaio Magico. A Rifredi sono di scena i rapporti di coppia con “Tre Rotture”, mentre Anna Ammirati e Rocco Silotto al Saloncino Paolo Poli presentano NAPSOUND, recital avanguardistico napoletano

Una scena de Il Pifferaio Magico

Domenica all’insegna della famiglia quella di domani, 27 febbraio al Teatro Puccini. La Centrale dell’Arte porta in scena un classico senza tempo: Il Pifferaio Magico. La bellissima fiaba dei fratelli Grimm è proposta in un allestimento che ne esalta la magica atmosfera nordica, in cui immagini e musica si fondono a creare un’esperienza di forte suggestione. Il flautista dal vivo, personaggio musicale, conduce i giovani spettatori nel magico viaggio attraverso le creazioni musicali originali, mentre le soluzioni sceniche con l’ausilio delle ombre cinesi e delle immagini elaborate in video, aprono visioni sempre nuove su un mondo di sogno: con Silvia Baccianti, Enrico Fink, Alessandro Mazzoni, Lavinia Rosso. Regia e musiche sono di Teo Paoli. Biglietti: posto unico numerato € 8 (esclusi diritti di prevendita) in vendita nel circuito regionale Box Office/Ticketone, acquisto on line su www.teatropuccini.it. Info: 055.362067 – 055.210804

L’ironia tagliente di Rémi De Vos, drammaturgo francese considerato tra i più interessanti della nuova scena europea, fa da sfondo a “Tre rotture” da mercoledì 2 a sabato 5 marzo ore 21.00 al Teatro di Rifredi. De Vos, vincitore del prestigioso Prix Moliére, tradotto e rappresentato in quindici paesi, affonda il bisturi nello sfinimento dei rapporti di coppia in una società occidentale banalmente borghese, scioccamente edonistica e fatalmente destinata all’estinzione. Tradotto e diretto da Angelo Savelli e interpretato dall’affiatato duo attoriale Monica Bauco e Riccardo Naldini (a destra nella foto), lo spettacolo è una tra le produzioni del Teatro che meglio testimonia l’impegno costante di Rifredi nella promozione della drammaturgia contemporanea. Alle tre storie, per scelta registica di Angelo Savelli, è associato un dipintoQuadro di René Magritte: lei gli prepara una deliziosa cenetta prima di lasciarlo perché non sopporta più il suo cane, ma lui non vuole rinunciare all’ultima parola. Quadro di Francis Bacon: lui ha incontrato un pompiere e vuole farla partecipe del suo ardente desiderio. Lei questo non lo accetta, ma deve fare i conti con le inarrestabili fiamme della passione. Quadro di Piet Mondrian: loro cercano di condividere la gestione di un bambino molto complicato e il piccolo dittatore manderà all’aria il loro rapporto. PREZZI: Ingresso intero € 16 – ridotto € 14, prevendita Teatro di Rifredi dal lunedì al sabato (ore 16:00 – 19:00) biglietteria@toscanateatro.it. Punti Vendita nei Circuiti Online www.boxofficetoscana.it – www.ticketone.it.

Anna Ammirati

Infine al saloncino “Paolo Poli” del Teatro della Pergola va in scena la prima nazionale di NAPSOUND-Recital avanguardistico napoletano con Anna Ammirati e Rocco Silotto: dal 2 al 6 marzo ore 20.45; venerdì ore 18.15; sabato ore 18.45; domenica ore 15.45. Le installazioni video sono di Alessandro Papa, le coreografie di Marco Mazzoni. La forma del racconto è quella della poesia, o più precisamente quella di un dialogo tra poesie, dove la musica non è semplice accompagnamento ma sintassi. Questo dialogo suggerisce un percorso cognitivo, dove i vari personaggi si muovono scappando da una poesia all’altra: così il giudice di De Filippo lo ritroviamo trasformato nel dio cattivo di Ferdinando Russo, la donna borghese di Totò in quella adulta di Viviani che incita la folla, la cozza dell’Imputata di De Filippo nel chimico de Le industrie di guerra e così di seguito.

Rocco Silotto

Nel primo atto è rappresentato il mondo della fanciullezza, la fase della vita in cui ognuno di noi è protetto dall’illusione dell’esistenza. Nel secondo atto l’ingenuità lascia spazio all’inquietudine, a false ideologie, a quei surrogati emozionali tipici del nostro tempo. Nel terzo si invoca la folla a reagire e a rialzarsi con le proprie braccia. Lo spettacolo si chiude con un’evocazione del Vesuvio e delle sue crepe, suoni che trascinano il pubblico al cospetto della montagna simbolo, stanca di rimanere in silenzio e alla fine parte attiva di quello che si trasforma in una celebrazione, un inno alla vita. Tutti gli spettacoli andranno in scena nel rispetto delle norme Anti-Covid (green passa rafforzato e mascherina Ffp2)

Anna Ammirati e Rocco Silotto sono fotografati da E. Morante

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.