Tra nostalgia e atmosfere oniriche a Firenze i concerti di Sergio Caputo e Raphael Gualazzi

Il cantautore romano festeggia i 40 anni del suo grandissimo successo “Un sabato italiano”, mentre l’artista marchigiano conferma la sua indole di raffinato sperimentatore con “Dreams”

Il Premio Lunezia Antologia per i 40 anni di “Un sabato italiano”? Solo l’ultimo riconoscimento per Sergio Caputo, che celebra l’anniversario con un tour che venerdì 10 novembre lo porta dritto sul palco del Tuscany Hall Firenze. I biglietti (da 25 a 42 euro, posti numerati) sono disponibili online sul sito www.bitconcerti.it, su www.ticketone.it e nei punti vendita di Boxoffice Toscana www.boxofficetoscana.it/punti-vendita. Info tel. 055.6504112 – info@prgfirenze.it.

Sergio Caputo

Caputo sarà affiancato da una big band composta da  Fabiola Torresi al basso, Alessandro Marzi alla batteria, Paolo Vianello al piano, Alberto Vianello e Lorenzo De Luca al sax e Luca Iaboni alla tromba. Nell’aprile 1983 usciva in Italia un album anomalo, una musica diversa da tutto ciò che andava di moda in quel periodo, accompagnata da testi altrettanto inusuali. Il titolo dell’album è “Un sabato italiano”, interamente scritto e interpretato da Sergio Caputo – all’epoca giovane pubblicitario con l’hobby della musica – un mix di swing e blues che raccontava storie di vita vissuta in uno stile letterario ispirato alla poesia moderna e neorealista. L’album riscosse un successo immediato e segnò per Sergio Caputo l’inizio di una lunga carriera musicale. Pochi avrebbero però immaginato che un album così “diverso” dalle logiche commerciali sarebbe diventato un classico della musica italiana, capace di scavalcare generazioni, ed arrivare ancora attuale nel nuovo millennio, per celebrare il suo quarantennale, amato da un pubblico che in gran parte non era neanche nato quando uscì. Dopo 19 album, molte compilation e migliaia di concerti sulle spalle, Sergio Caputo – che oggi vive in Francia dopo una lunga parentesi americana – si appresta a celebrare il quarantennale di “Un sabato italiano” insieme alla Big Band. Un lungo tour battezzato “Un sabato italiano 40 show” e attesissimo da vecchi e nuovi fan.

Raphael Gualazzi fotografato da Alessandra Fuccillo

Un nuovo progetto che celebra il sogno come trascendenza onirica, tra atmosfere new soul, influenze jazz, schegge di musica elettronica e suggestioni cinematografiche… Pianista, cantautore, compositore e molto altro, Raphael Gualazzi conferma la sua indole di raffinato sperimentatore con “Dreams”, album fresco di stampa al centro del concerto fiorentino di mercoledì 15 novembre al Teatro Puccini.
I biglietti (posti numerati da 29,90 a 50,60 euro) sono in prevendita sul sito www.bitconcerti.it, su www.ticketone.it e nei punti Box Office Toscana www.boxofficetoscana.it (tel. 055.210804). Info tel. 055.362067 – info@prgfirenze.it – biglietteria@teatropuccini.it – www.bitconcerti.it

www.teatropuccini.it. In questo “Dreams Tour” saranno presentati per la prima volta dal vivo i brani del nuovo album “Dreams”, uscito lo scorso ottobre per CAM Sugar, oltre ai successi più noti del repertorio di Gualazzi e rivisitazioni di album track mai proposte prima. Gualazzi e il suo pianoforte saranno accompagnati da una straordinaria band che si cimenterà anche in armonizzazioni vocali a tre e quattro voci composta da: Gianluca Nanni – batteria, Michele “Mecco” Guidi – organo Hammond, tastiera, Luigi Faggi – tromba, Anders Ulrich – contrabbasso, basso elettrico.

“Dreams” è composto da dodici tracce inedite in italiano e in inglese nei formati cd e vinile e vinile autografato. Nella versione digitale, le tracce sono quindici con l’aggiunta delle 3 bonus track “Coltivatori Lunari”, “Poi si vedrà” e “Il giro”, sigla del Giro d’Italia 2023. L’album è pervaso dalla volontà e innata capacità di sperimentazione dell’artista marchigiano. Sperimentazione costantemente accompagnata da collaborazioni testuali di estremo valore, dalla partecipazione di Emma Morton in “Wild Man Singing”, “Soul Affirmation” e “I Won’t Lie”, in cui è anche guest vocale, alla co-scrittura di Federico Capponi nel brano “In esilio da me” e a quella di Jacopo Ettorre e Giordano Colombo in “Poi si vedrà” e “Vorrei capire”. I contributi musicali, invece, spaziano dagli arrangiamenti del maestro Stefano Nanni nel singolo “Vivido il tramonto”, presentato in anteprima il 3 luglio su Radio Monte Carlo, fino alla partecipazione di Tony Canto e Pippo Kaballà in “Malinconia di averti”, dei Mamakass in “Wild Man Singing” e “You Are My Africa” e del duo salentino “Yorker” (Antonio De Marianis e Gino Semeraro) nella bonus track “Coltivatori lunari”.

La Martinella di Firenze: La Martinella di Firenze è il primo giornale on line che richiama il senso e l’essenza della fiorentinità.