Un malore improvviso ci porta via Nicola Cariglia

Il giornalista e politico toscano, presidente della Fondazione Turati, è scomparso oggi a 79 anni. Venerdì le esequie a San Miniato al Monte. Il cordoglio di Giani, Nardella e dell’Associazione Stampa Toscana

Ancora un grave lutto per il giornalismo fiorentino. A pochi settimane dalla scomparsa di Piergiorgio Branzi e Giulio Giustiniani, Nicola Cariglia è morto questa mattina all’età di 79 anni in seguito a un malore improvviso. La notizia è stata data dalla Fondazione Filippo Turati, di cui era presidente.

Nicola Cariglia

Nato a Pistoia l’1 marzo 1943 ma da sempre residente a Firenze, Cariglia era entrato nel 1970 in Rai dove per vari anni è stato vice direttore della direzione esteri. Era stato poi direttore della sede di Pescara e della sede Rai per la Toscana dal 1998 al 2008. Ma accanto alla grande attività giornalistica aveva affiancato anche quella politica. Fratello di Antonio, ministro Psdi e poi segretario dal 1988 al 1992 del partito nato nel 1947 a seguito della scissione di Palazzo Barberini col Partito Socialista, Nicola Cariglia tra i suoi incarichi ricoprì quello  di vicesindaco di Firenze negli anni ’80 nella giunta guidata da Massimo Bogianckino. Era stato anche presidente della Società di gestione dell’Aeroporto di Firenze. Dal 2002 era presidente e co-fondatore del Gruppo dei Centouno e direttore di PensaLibero.it. Nel 2009, succedendo al fratello Antonio, era diventato presidente della Fondazione Filippo Turati. “La sua scomparsa ci lascia di fronte a un vuoto incolmabile” si legge nella nota della Fondazione, il cui cda e dipendenti «partecipano con grande commozione al dolore della famiglia e rinnovano l’impegno a portare avanti con grande determinazione l’opera da lui avviata”. Lascia la moglie Grazia, anche lei giornalista, la figlia Chiara e i nipoti Filippo e Niccolò. I funerali si terranno venerdì, 23 settembre, alle 11,30 a San Miniato al Monte.

Immediate le reazioni del mondo politico fiorentino appena si è sparsa la notizia della scomparsa: “La Toscana – sottolinea il Governatore Eugenio Giani che con lui ebbe un particolare rapporto di amicizia nato e rafforzatosi nel corso di lunghe e comuni battaglie politiche – perde con lui un uomo di grandi valori, un giornalista e un politico di assoluto livello. Fu partecipe di una intera stagione di governo riformista, con le novità anche sul piano delle politiche urbanistiche. A queste capacità amministrative univa l’interesse per le grandi questioni internazionali e fu sua la cura, come assessore comunale, delle relazioni con molti paesi dell’Est Europa prima del crollo del muro di Berlino. Forte il suo impegno sui temi sociali e in particolare verso le politiche per gli anziani: un impegno, come presidente della Fondazione Turati, che lo ha visto protagonista fino all’ultimo”.

Se ne va un amico caro, un politico appassionato, un giornalista di lungo corso col quale negli ultimi anni ho collaborato più volte e che ho avuto modo di conoscere e di apprezzare – aggiunge il sindaco di Firenze Dario Nardella –. Con lui e con la Fondazione Turati abbiamo avviato progetti legati alla cultura e al sociale, in particolar modo dedicati alla cura degli anziani. Aveva per questa attività un entusiasmo e una energia inesauribili”. Sandro Bennucci, presidente dell’Associazione Stampa Toscana: “Nicola – sottolinea commosso – si è anche impegnato in politica, diventando vicesindaco di Firenze, ma era soprattutto un giornalista che ha onorato la professione lavorando alla Rai,  informando con grande capacità e senso della notizia e arrivando a ricoprire la carica di vicedirettore di Rai International. il suo essere giornalista ha sempre avuto un peso determinante nel valutare le situazioni e prendere decisioni solo nell’interesse comune. Da pensionato ha voluto comunque dare il suo contributo come presidente della Fondazione Turati e direttore di Pensalibero.it. Ci mancheranno i suoi commenti e le sue valutazioni condite da ficcante e piacevole ironia”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.