Una App aiuta l’anziano a non dimenticarsi le cose

La “badante virtuale”, Happy mamma 2.0 e Allevia per aiutare i piccoli affetti da malattie rare a mantenere i contatti con la propria classe, vincono i contest del Forum Sistema Sanità

Una App per prevenire la depressione post partum, un sistema per organizzare la giornata dell’anziano e una piattaforma per aiutare i bambini affetti da una malattia rara a non sentirsi esclusi dalla vita della propria classe. Sono queste le idee vincenti che hanno convinto le giurie di Leo Contest e del Rare Desease Hackathon, le due competizioni per studenti universitari lanciate nel corso del quarto Forum Sistema Sanità alla Leopolda che ha raccolto su di sé oltre quattromila presenze, più di 500 attori del sistema sanitario pubblico e privato, e oltre 40 eventi. 

Nella prima categoria l’obiettivo era impiegare l’Intelligenza Artificiale per creare due figure virtuali: la “Badante on line” e il “Mind helper”, capaci di interagire con il paziente e con il sistema sanitario così da garantire la possibilità di ricevere assistenza, informazioni, servizi. La palma della vittoria è andata al progetto Sima, un sistema rivolto agli anziani autosufficienti che mette insieme vari servizi, come la calendarizzazione delle cose da ricordare (medicinali da assumere, visite mediche da effettuare), azioni di intrattenimento (come la lettura di audiolibri) e la possibilità di inviare messaggi di richiesta d’aiuto. Appunto una sorta badante virtuale che ritarda l’ingresso di una badante reale. Per la seconda categoria, il progetto più apprezzato è stato Happy mamma 2.0 che, partendo da una App già esistente della Regione Toscana, ha creato un sistema di monitoraggio dei fattori prodromici della depressione post partum. 

Il progetto Allevia infine si è aggiudicato il premio da 5mila euro messo in palio per il Rare Desease Hackathon. Il gruppo di lavoro ha ideato una piattaforma per aiutare i bambini affetti da malattie rare a rimanere connessi con la vita della propria classe. Il sistema consente di tenere aggiornati i docenti sullo stato di salute del bambino, fornendo loro informazioni utili per gestire la patologia. Un blog inoltre agevola la comunicazione tra il paziente, gli insegnanti, la famiglia e gli altri membri della classe. 

Abbiamo visto all’opera la meglio gioventù” commento soddisfatto Nicola Pinelli, direttore della Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere. “Mettendosi alla prova, questi ragazzi hanno dimostrato che il sistema sanitario è un patrimonio di tutti e che i giovani sono impegnati a farsi carico della società. Le loro idee sono brillanti. Spetta noi adesso diffonderle affinché qualcuno le noti e le metta in pratica”. 

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