Uno senza patente e revisione guidava scooter, l’altro in bici investe bambino sul marciapiede

Entrambi sono stati denunciati dalla Municipale. Il piccolo era stato portato al Meyer da cui era stato dimesso con sette giorni di prognosi per aver battuto la testa

Guidava lo scooter non revisionato senza patente ma è stato scoperto e denunciato dalla Polizia Municipale che ha fatto scattare anche verbali per oltre 5.000 euro.  È il risultato di un controllo effettuato ieri mattina da una pattuglia del Reparto Rifredi in via Carlo del Prete. Gli agenti, a bordo di auto di servizio, con la strumentazione in dotazione hanno pizzicato uno scooter di passaggio non in regola con la revisione statale. E da un ulteriore controllo è emerso anche che il proprietario del veicolo non era in possesso della patente. La pattuglia, quindi, lo ha fermato.

La bici rubata sequestrata dalla Municipale

Il conducente, un 30enne rumeno residente a Firenze, ha riferito di non avere documenti a seguito fornendo a voce generalità che però non corrispondevano con l’identità del proprietario del veicolo. Spinti anche dal comportamento dell’uomo che confondeva i dati richiesti per la compilazione dei verbali, gli agenti hanno approfondito gli accertamenti fino a scoprire che il 30enne si stava spacciando per un’altra persona. Messo alle strette, l’uomo ha infatti ammesso di essere il proprietario del veicolo e che si era spacciato per il fratello che, a differenza sua, aveva la patente. Accompagnato presso i locali del Reparto, gli agenti hanno scoperto che l’uomo aveva a suo carico alcune segnalazioni per uso di sostanze stupefacenti (che avevano anche portato all’emissione di un divieto a conseguire la patente di guida per 2 anni). Per l’uomo sono scattate una denuncia per sostituzione di persona, due sanzioni da 5.000 euro e 169 euro rispettivamente per guida senza patente e mancanza di revisione, e la segnalazione alla prefettura per possesso di sostanze stupefacenti per uso personale. 

Più grave invece quanto accaduto in via Vittorio Emanuele II dove un 30enne nordafricano con la bici elettrica in contromano sul marciapiede ha investito un bambino che poi per l’urto era caduto a terra battendo la testa. Portato al pronto soccorso del Meyer il piccolo era stato dimesso con una prognosi di 7 giorni. Il padre del bambino, che gestisce un negozio davanti al luogo dell’incidente, aveva cercato di fermare il conducente della bicicletta ma l’uomo era scappato. La chiave per risolvere la vicenda è arrivata grazie a un testimone che ha fornito alla Municipale una descrizione dettagliata sia dell’uomo che della bicicletta. Gli agenti del reparto Fortezza hanno quindi effettuato varie ricerche nelle zone di Careggi e dello Statuto riuscendo alla fine a individuare e a bloccare un uomo che corrispondeva alla descrizione e che era solito aggirarsi su una bicicletta elettrica simile a quella coinvolta nell’incidente nella zona di via Tavanti/piazza Leopoldo. Questi inizialmente ha opposto resistenza cercando di fuggire, ma alla fine è stato bloccato e accompagnato nei locali del Reparto Fortezza. Si tratta come detto di un 30enne nordafricano già noto alle forze dell’ordine. Per lui è scattata la denuncia per resistenza a pubblico ufficiale, fuga ed omissione di soccorso dopo aver causato sinistro stradale oltre che irregolarità relative alla normativa sull’immigrazione e ricettazione visto che non è stato in grado di fornire informazioni su dove e come si fosse procurato una bicicletta elettrica del valore di 800 euro. Il mezzo è stato sequestrato e sono in corso le ricerche per individuare il proprietario e restituirgli il veicolo. 

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.