Utilizzava la camera d’albergo come base per lo stoccaggio della droga: arrestato

La cocaina sequestrata dai Falchi della Squadra Mobile nella stanza della struttura, al momento estranea ai fatti, avrebbe fruttato sul mercato circa 100mila euro

Utilizzava la stanza di una struttura ricettiva, al momento estranea ai fatti, come base logistica per stivare la droga e tutto il materiale per il confezionamento delle dosi che poi sarebbero state smerciate sulle piazze delle città. Ma la sua attività illegale è stata interrotta dai Falchi della Squadra Mobile che ieri pomeriggio lo hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Protagonista un marocchino di 30 anni fermato dai poliziotti mentre si trovava a bordo un’automobile in zona Porta al Prato. Insospettiti dall’atteggiamento di quest’ultimo, gli agenti impegnati in uno specifico servizio finalizzato alla prevenzione ed al contrasto dei reati connessi agli stupefacenti, lo hanno fermato trovandogli addosso quasi 1000 euro in contanti dei quali non ha saputo dare giustificazione, essendo disoccupato. La pattuglia di Falchi è poi passata a controllare l’abitacolo dell’autovettura e qui è saltato fuori un piccolo portafoglio con dentro altri 340 euro in contanti. Al termine di accertamenti i poliziotti sono riusciti a risalire anche alla  camera di una struttura ricettiva poco distante, come detto al momento estranea ai fatti, che l’uomo avrebbe utilizzato come appoggio.

E qui la sorpresa per gli agenti è stata doppia perché quella che sembrava una semplice stanza si è però rivelata essere una base logistica per lo stoccaggio della droga, pronta per essere immessa nella piazza di spaccio e che, secondo gli investigatori, avrebbe fruttato circa 100mila euro: infatti all’interno dell’armadio nascosto in un borsone è stato trovato dai Falchi oltre un chilo di cocaina suddiviso in involucri, insieme al del materiale per il confezionamento della droga; altre sei dosi dello stesso stupefacente sono state rinvenute invece all’interno di una tazza in ceramica posta su un pensile della cucina. Tutto il materiale rinvenuto è stato sequestrato ed il 30enne si trova adesso nella Casa Circondariale di Sollicciano in attesa del processo.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.