Vacs e linea 3.2, ora Razzanelli si rivolge a Sergio Mattarella

Presentato dal capogruppo di Forza Italia a Palazzo Vecchio il terzo ricorso contro la Variante alternativa al centro storico e la linea della tramvia che unirà piazza Libertà con Bagno a Ripoli

Dopo Tar e Consiglio di Stato, il Ricorso Straordinario al Presidente della Repubblica. Mario Razzanelli (Forza Italia) prosegue la sua personalissima battaglia contro la linea 3.2 della tramvia e la cosiddetta VACS, la Variante alternativa al centro storico. E adesso mette di mezzo addirittura il Capo dello Stato Sergio Mattarella.

Da sinistra: Stella, Mallegni e Razzanelli

Non è stato considerato l’impatto della 3.2 sul traffico dei viali e i suoi costi esorbitanti (solo il nuovo ponte sull’Arno costerà 80 milioni) e soprattutto non è stata fatta la Valutazione dì Impatto Ambientale: sono queste alcune delle considerazioni alla base del documento inviato al Presidente della Repubblica e presentato dal capogruppo di Forza Italia  a Palazzo Vecchio in una conferenza stampa. Razzanelli era accompagnato dal senatore azzurro e coordinatore di Fi in Toscana Massimo Mallegni e dal consigliere regionale toscano Marco Stella. Tra i firmatari anche il capogruppo di Fratelli d’Italia Alessandro Draghi ed Emanuele Cocollini del Gruppo Centro. Presenti all’incontro con i giornalisti anche Roberto De Blasi e Lorenzo Masi (M5S) oltre a  Claudio Scuriatti (FdI).

“Tutti i fiorentini – spiega Razzanelli – anche quelli favorevoli alle tramvie, quando scoprono i dettagli della VACS, col suo passaggio in via Cavour, via Lamarmora e piazza San Marco, si dicono contrari alla sua realizzazione. Non è stato considerato l’impatto della 3.2 sul traffico dei viali e i suoi costi esorbitanti (solo il nuovo ponte sull’Arno costerà 80 milioni) e soprattutto non è stata fatta  la Valutazione dì Impatto Ambientale, la cosiddetta VIA, che dimostri che il numero di persone trasportate dalla tramvia tra Piazza della Liberta e Viale Europa è superiore a quelle bloccate. Considerando che vengono cancellate due corsie su sei tra piazza della Libertà e piazza Beccaria, due su quattro sul Lungarno tra il Ponte San  Niccolò ed il ponte da Verrazzano, mentre in Viale Giannotti e via Poggio Bracciolini rimane una sola corsia per  il traffico veicolare. Tutto ciò ci spinge a fare di tutto per andare contro questo ulteriore sfregio alla città compiuto da questa amministrazione, dopo i pali che hanno deturpato la stazione di Santa Maria Novella e per i quali aspettiamo ancora i tram a batteria. Abbiamo già fatto presente all’Assessore Stefano Giorgetti che ci sono sistemi alternativi come la tramvia senza rotaie e senza fili che ci consentirebbe di risparmiare  250 milioni di Euro. Ma non siamo stati ascoltati”.

Per Mallegni e Stella, che pure non hanno firmato il ricorso, “la Variante al Centro Storico rappresenta una inutile deturpazione della città e che Forza Italia si batterà per non farla costruire”. Mentre De Blasi e Masi hanno sottolineato che “i fondi del PNRR potevano essere utilizzati in modo migliore, anche per studiare ipotesi alternative per il trasporto pubblico, meno impattanti e onerose. Ben vengano quindi i ricorsi perché dove non è riuscita la politica sia la magistratura a difendere la nostra città contro opere discutibili”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.