Vandalizzata per la seconda volta la targa in memoria delle vittime delle foibe

Era stata ripristinata da poco tempo. Indagini in corso da parte della Digos. Lo sdegno del mondo politico fiorentino

Dopo il giardino di via Mariti, la targa in memoria delle vittime delle Foibe a Firenze fra l’altro per la seconda volta da quando è stata sistemata vicino alla Fortezza da Basso. Ancora vandali imbecilli all’opera negli ultimi giorni in città. La targa, nella piazza dedicata ai martiri dell’Istria e della Venezia Giulia, era stata ripristinata pochi giorni fa, dopo un precedente vandalismo. Indagini in corso della polizia e della Digos per risalire ai colpevoli. Sono state acquisite immagini dalle telecamere pubbliche. 

Immediate e piene di sdegno le reazioni del mondo politico fiorentino: «Un gesto vile. I vandali non ci fermeranno. E non avranno l’ultima parola», ha detto l’assessora alla Cultura della memoria e alla Toponomastica Maria Federica Giuliani. Nei giorni scorsi, nei pressi della Fortezza da Basso, era stato installato un palo con una targa toponomastica bifacciale, in modo da renderla più visibile. «Purtroppo c’è ancora qualcuno, senza testa né memoria, che continua a negare questa pagina così drammatica della nostra storia – continua -. Un atto vergognoso con il quale si vuole colpire il ricordo delle vittime e offendere tutti i fiorentini. Ci auguriamo che i filmati delle telecamere permettano alle forze dell’ordine di individuare quanto prima i responsabili. I nostri tecnici sono al lavoro per ripristinarla prima possibile”.

Una corona è stata comunque deposta ai piedi della targa, pur deturpata, in occasione del il Giorno del Ricordo. Marco Cellai e Alessandro Draghi annunciano di voler proporre come Fratelli d’Italia un concorso di idee per realizzare un monumento, e di continuare a insistere sull’importanza dell’educazione alla conoscenza di questa tragedia italiana nelle scuole. Ma sottolineano anche come “viltà e ignoranza abitino ancora a Firenze”. Federico Bussolin (Lega Salvini) invita il Comune a “non tollerare queste azioni di negazionismo”. Condanna “per l’atto vile e irrispettoso della nostra storia” è espressa da Andrea Asciuti (Gruppo Misto), mentre Armentano, Perini e Innocenti (PD) assicurano: “Il nostro impegno per conservare la memoria di quei fatti non si fa intimidire”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.