Volley, l’Italia ai quarti di finale degli Europei: martedì a Palazzo Wanny affronterà la Francia

ITALIA-SPAGNA EUROPEI FEMMINILI 2023 PALLAVOLO FEMMINILE FOTO di FIORENZO GALBIATI

Anche con la Spagna prosegue il ruolino di marcia delle azzurre a suon di 3-0, ma stavolta il match è stato più difficile e faticoso del previsto. Palazzo Wanny tutto esaurito, Antropova match winner con 17 punti

Vola ai quarti di finale degli Europei di volley femminile l’Italvolley di coach Davide Mazzanti. Ieri sera Sylla e compagne davanti a un Palazzo Wanny esaurito in ogni ordine di posto (3800 spettatori con un incasso di 77.555 euro) hanno continuato la loro scia di vittorie tutte col medesimo punteggio finale battendo per 3-0 la Spagna. Ma se le azzurre anche stavolta non hanno perso un set, regolare la pratica con le iberiche è stato più difficile e faticoso del previsto: 25-23, 25-22, 25-19 i parziali per un totale di 80 minuti di gioco intenso, nel quale le spagnole hanno dato più volte l’impressione di poter riuscire a creare più di un fastidio alle campionesse in carica. Nel primo quarto di finale adesso le azzurre incontreranno sempre a Palazzo Wanny martedì 29 agosto (ore 21.15) la Francia che in precedenza a fatica aveva battuto la Romania. Da segnalare la grandissima prestazione della “fiorentina” Antropova autrice di ben 17 punti seguita da Pietrini (12), Lubian (11) e Sylla (10).

ITALIA-SPAGNA EUROPEI FEMMINILI 2023 PALLAVOLO – FOTO di FIORENZO GALBIATI

Per gli ottavi di finale il CT azzurro, Davide Mazzanti, propone il sestetto con Orro in palleggio, Antropova opposto, Sylla e Pietrini schiacciatrici, Lubian-Danesi al centro, e Parrocchiale libero. La Spagna invece inizia con Lazaro palleggiatrice, De Paula in diagonale, Camino e Schlegel schiacciatrici, Jimenez e Gomez al centro, e Llabres libero. Le azzurre sembrano più tirate rispetto alle uscite precedenti nell’Europeo e forse, come ammetterà poi anche Mazzanti meno spensierate a proporre il loro gioco: dall’altra parte della rete invece le iberiche, forse non una squadra eccellentissima ma sicuramente un osso che può diventare duro per chiunque se lasciato giocare, giostrano con maggiore scioltezza e si vede soprattutto nei primi due set quando costringono al muro le azzurre (22-22 e 21-21 rispettivamente) prima che l’Italia chiuda definitivamente i contri con gli attacchi e gli ace micidiali di Antropova, Sylla, Lubian e Petrini. Terzo set in tranquillità con un break (9-5) che diventa fuga quando gli ultimi colpi del devastante attacco azzurro mettono al tappeto la Spagna col mani fuori di Pietrini per il risolutivo 25-19.

Non abbiamo giocato nel migliore dei modi – ha esordito il CT azzurro Davide Mazzanti nel post gara – l’abbiamo affrontata con meno spensieratezza del solito. Ci sono state delle imprecisioni che sarebbero dovute scivolare via e invece restavano lì e ce le siamo trascinate. Ieri abbiamo fatto un allenamento identico ad oggi, non accettando l’imprecisione. Le nostre percentuali sono state sporcate da questo e la non libertà non ci ha fatto fare il nostro mestiere nel migliore dei modi. Queste difficoltà però possono essere formative, perché accettare le difficoltà è un qualcosa con cui dobbiamo fare i conti. Vi ribadisco, infine, che non sto provando nulla in allenamento, anche se ci alleniamo a porte chiuse, anche perché se in questo momento mi mettessi a fare esperimenti sarebbe una follia”.

IL TABELLINO – ITALIA-SPAGNA 3-0 (25-23, 25-22, 25-19)
Italia: Orro 2, Pietrini 12, Danesi 9, Antropova 17, Sylla 10, Lubian11, Parrocchiale (L). Bosio, Fersino, Egonu 1, Omoruyi. N.e. Degradi, Squarcini. All. Mazzanti. Spagna: Schlegel 3, Jimenez 3, De Paula 16, Camino 9, Varela 4, Lazaro, Llabres (L). Mavrommatis 1, Piza, Aranda. N.e. Priante, Martinez, Garcia, Prol. All. Saurin.
Arbitri: Koutsoulas (GRE), Geldof (NED). Durata Set: 27’, 27, 25’. Italia: 10 bv, 15 bs, 7 m, 28 et. Spagna: 1 bv, 8 bs, 1 m, 13 et.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.