129 aperture di sipario per la nuova stagione del Teatro di Rifredi al via il 12 ottobre

Amico ritrovato - Foto di Pietro Grossi

20 spettacoli in cartellone, 4 prima nazionali e 3 regionali per la sala di cultura di via Vittorio Emanuele da quest’anno sotto l’egida della Fondazione teatro Toscana

20 spettacoli in cartellone (9 produzioni e 11 ospitalità), 4 prime nazionali, 3 prime regionali. La stagione 2022-2023 del teatro di Rifredi di Firenze, prima sotto l’egida della Fondazione Teatro della Toscana, conferma la sala di via Vittorio Emanuele II nel ruolo di centro creativo che fa della ricerca sulla drammaturgia italiana e straniera e sul sostegno alle nuove generazioni i tratti salienti della propria azione. Un teatro che nasce sulle tavole del palcoscenico, frutto della creatività di artisti contemporanei che si mettono in gioco a 360° utilizzando in libertà tutte le potenzialità della scrittura scenica, condividendo con gli spettatori i rischi della scoperta e dell’innovazione.

Lino Musella in Tavola Tavola, chiodo chiodo…

Dunque, la stagione 2022-2023 si inaugura il 12 ottobre con L’amico ritrovato di Fred Uhlman, adattato da Josep Maria Miró, tradotto e diretto da Angelo Savelli, con Federico Calistri, Mauro D’Amico, Roberto Gioffré. Miró è uno dei drammaturghi di riferimento del Teatro di Rifredi quanto a promozione della drammaturgia contemporanea internazionale. Dopo Misericordia, Emma Dante è nuovamente al Teatro di Rifredi, in prima regionale, con Pupo di zucchero, da Giambattista Basile. Lino Musella presenta il suo Tavola Tavola, Chiodo Chiodo… da Eduardo De Filippo. Scrive in scena e per la scena Angelo Savelli, specializzato in trasposizioni per il teatro di opere letterarie, sia per un largo pubblico, come nel caso di Eric-Emmanuel Schmitt, con protagonista Lucia Poli, e di Giancarlo Pastore, che per quello scolastico, come per I promessi sposi.

La contemporaneità è fatta di nuove drammaturgie, come Vuccirìa Teatro con Immacolata Concezione; La tragica storia del Dottor Faust da Marlowe, regia di Giovanni Ortoleva, in prima regionale; Cirano deve morire da Rostand, regia di Leonardo Manzan, in prima regionale; La beffa del grasso legniaiuolo da testi quattrocenteschi, regia di Andrea Bruno Savelli, Draculazionismo di Alessandro Riccio in prima nazionale.

Cirano deve morire – Foto di Andrea Avezzù

Conferma l’identità artistica del Teatro di Rifredi l’attenzione alla contaminazione tra teatro e musica rappresentata da Rimbamband con Manicomic, regia di Gioele Dix e da Primital Brothers con The Primitals, regia di Yllana. La consueta attenzione alle famiglie è confermata dalle Domeniche delle famiglie. Due le prime nazionali, entrambe di Andrea Bruno Savelli: E la favola insegna che… Al Lupo, Al Lupo!, E la favola insegna che… La volpe e l’uva. E la prossima estate torna Walking Thérapie di Nicolas Buysse, Fabrice Murgia, Fabio Zenoni, con Gregory Eve e Luca Avagliano.

Complessivamente saranno 129 aperture le di sipario, di cui ben 92 per spettacoli di produzione e 37 per le ospitalità. “ll Teatro di Rifredi – spiega Giancarlo Mordini coordinatore dell’attività del teatro -, presenta un cartellone di 20 spettacoli (11 produzioni e 9 ospitalità) che confermano e rafforzano la sua storicizzata identità artistica, il suo riconosciuto e riconoscibile dinamismo, la sua centralità nella geografia teatrale della città di Firenze e soprattutto la sua identità di spazio della creatività contemporanea. Una contemporaneità fatta di nuove drammaturgie (con un occhio vigile su quelle straniere), di originali rivisitazioni di classici e di apprezzate contaminazioni tra teatro e letteratura. Senza tralasciare selezionate incursioni nei territori del teatro visivo, gestuale e musicale. La stagione si apre significativamente con una splendida riscrittura fatta da Josep Maria Miró del toccante romanzo di Fred Uhlman L’amico ritrovato. Ecco noi vorremmo che dopo due difficili anni di pandemia, ritrovassimo il Teatro per quello che è per noi: un amico”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.