23 presìdi per dire “No” agli studentati di lusso

Da domani e fino al 19 giugno, con una coda il 21 in via Mannelli dove sta sorgendo il nuovo ostello di ao Hostels, la mobilitazione di ‘Salviamo Firenze’ che rilancia le sue proposte di referendum popolare

Sono ventitré i presìdi e le iniziative che da giovedì 16 a domenica 19 giugno, con una coda il 21 giugno, vedranno il Comitato referendario “Salviamo Firenze” invadere la città per chiedere a gran voce il diritto di parola per cittadine e cittadini fiorentini, “negato dalla giunta Nardella, e per denunciare ancora una volta gli interessi speculativi che stanno ingabbiando Firenze”, come spiega una nota del comitato promotore. “E’ un ulteriore passo verso l’escalation a cui ci sta portando la giunta Nardella – sottolinea Massimo Torelli, tra i promotori del referendum – dopo la fuga del Sindaco davanti alle sue responsabilità senza alcuna comunicazione formale dal presidente del Consiglio Comunale Milani, il Comitato va avanti: diffide, denunce e mobilitazioni cittadine”.

Il 21 giugno, giorno del solstizio che rappresenta il passaggio di stagione, la mobilitazione diffusa convergerà alle 18 in via Mannelli dove l’operatore tedesco ao Hostels ha confermato l’apertura del nuovo ostello a Firenze nella primavera del 2024. Situata in via Mannelli 119, di fronte alla stazione di Campo Marte, la struttura avrà una capienza di 121 camere e 470 posti letto e occuperebbe i locali che fino a poco tempo fa occupavano anche gli uffici comunali. “Quelle 121 camere e qui 470 posti letto – chiarisce Torelli – avrebbero dovuto essere messi a disposizione di studenti e studentesse in necessità. E l’investitore sta andando avanti proprio utilizzando quelle norme che il referendum vuole abrogare e senza un immediato intervento sulle norme di salvaguardia ci saranno altre via Mannelli. Questo caso eclatante – conclude Torelli – è la dimostrazione plastica di dove si annidino gli interessi e di come il disinteresse del Sindaco Nardella in verità nasconda un’idea di città totalmente insostenibile e governata dai soliti noti. Speriamo che il 21 giugno non sia solamente il giorno del solstizio astronomico, ma sia l’inizio di un vero e proprio cambio di stagione politica nella nostra città”.

Stefania Valbonesi: