A Palazzo Pitti dal 7 settembre la prima mostra in Italia di Wang Guangyi

Si intitola Obscured Existence la personale dell’artista cinese nato in Manciura ma residente a Pechino dove lavora e vive. Le sue opere si trovano nelle collezioni permanenti di molti musei pubblici del mondo

Obscured Existence è il titolo della prima mostra personale in Italia di Wang Guangyi (nato a Harbin in Manciuria, nella Cina settentrionale, nel 1957, vive e lavora a Pechino), uno dei più famosi artisti cinesi dei nostri tempi, che nel suo lavoro affronta l’incontro delle tradizioni pittoriche occidentali e orientali. L’esposizione aperta al pubblico presso l’Andito degli Angiolini di Palazzo Pitti dal prossimo 7 settembre al 10 dicembre 2023 e curata da Eike Schmidt e Demetrio Paparoni, comprende 28 quadri mai esposti in Occidente, realizzati dal 2014 ad oggi. Alcuni dipinti creati per l’occasione presentano rivisitazioni con occhi diversi di capolavori degli Uffizi. Le opere di Wang Guangyi, che ha partecipato alla Biennale di Venezia nel 2013, si trovano nelle collezioni permanenti di musei pubblici in tutto il mondo, tra cui il nuovo M+ a Hong Kong, i musei di Shenzhen, Guangdong, Shanghai, Chengdu e Pechino, la Tate Modern a Londra, il San Francisco Museum of Modern Art, il Museum Ludwig ad Aquisgrana, e molti altri.

Sottolinea il Direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt: “Siamo fieri di poter presentare la prima mostra personale in Italia di Wang Guangyi, artista di fama internazionale che rilegge gli immaginari collettivi – e in particolare anche alcune opere degli Uffizi – con gli occhi che guardano oltre l’immagine, oltre i confini dei linguaggi visivi e metaforici, per analizzare la condizione umana in relazione alla trascendenza.”

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.