Alla Pergola e al Teatro delle Arti va in scena la tragica e comica commedia umana

Visibelli affronta “La Mite” da Dostoevskij, Laskaridis alla Pergola porta sulle tavole del palcoscenico Elenit, Massimo Dapporto e Antonello Fassari danno vita al “Delitto di via dell’Orsina”. De Vita infine rilegge Pasolini in occasione del centenario della nascita del poeta e scrittore

Beatrice Visibelli in “La mite” fotografata da Lucia Baldini

Un intenso monologo sulla violenza domestica (con ribaltamento dei ruoli) che Nicola Zavagli ha tratto da un capolavoro di Fëdor Dostoevskij per l’interpretazione appassionata di Beatrice Visibelli è lo spettacolo in scena domani venerdì 4 marzo (ore 21) al Teatro delle Arti di Lastra a Signa (Firenze). Il titolo è emblematico,  “La mite”, e Visibelli affronta il rapporto uomo/donna nel suo schema maledetto di vittima e carnefice. Ma lo fa in un originale ribaltamento di ruoli, non nella parte della donna/vittima, ma provando a immergersi nei labirinti della mente dell’uomo/carnefice. E per allontanarsi dalla cronaca sceglie un testo scritto dal più profondo indagatore dell’animo umano: Dostoevskij. Pensieri e parole che tentano di capire il perché di un rapporto dominato dal silenzio, usato come arma di potere e di tortura psicologica. E dove infine in un crescendo incalzante emerge il carattere tutt’altro che “mite” della giovane donna. Biglietti da 5 a 15 euro. Prevendite online su www.ticketone.it e nei punti vendita dei circuiti Boxoffice Toscana www.boxofficetoscana.it/punti-vendita. Informazioni e prenotazioni: Teatro delle Arti – viale Matteotti 5/8, Lastra a Signa (FI) – tel. 055 8720058 www.tparte.it – biglietteria@tparte.it.

Laskaridis in Elenit

Al Teatro della Pergola il 4 e il 5 marzo (ore 20.45) Euripides Laskaridis porta in scena Elenit, uno show diretto e ideato dall’attore che usa le connotazioni di ridicolo e di trasformazione per esplorare la perseveranza dell’essere umano davanti all’ignoto in un imprevedibile e sorprendente varietà comico e surreale. Il corpo è il mezzo attraverso il quale Euripides fa vivere lo spazio. L’azione sempre si evolve e gira attorno i personaggi che sono commoventemente reali e minuziosamente costruiti, ma spudoratamente immaginari. Questa nuova commedia tragica espande ancor più questo universo: un insieme di storie per dieci creature e un unico vortice, Elenit perde tutta la ragione per forgiare uno spazio senza passato o futuro. Un monumentale sistema interessato solo all’urgenza del momento. Un luogo dove le cose che sappiamo, capiamo che ora sono dietro di noi. Con Nikos Dragonas Amalia Kosma, Chara Kotsali, Euripides Laskaridis, Dimitris Matsoukas, Efthimios Moschopoulos, Giorgos Poulios, Foivos Symeonidis, Michalis Valasoglou, Fay Xhuma. Biglietti: da 32 a 21 euro.

Ugo De Vita

Sempre alla Pergola, ma al Saloncino Paolo Poli l’8 e il 9 marzo (ore 18.15) Ugo De Vita, con l’accompagnamento al violino di Fabio Consiglio e la partecipazione di Maurizio Brunetti ed Enea De Vita, legge Pier Paolo Pasolini in occasione del centenario della nascita del poeta, in un recital letterario in un tempo, con una scelta rinnovata di suoi versi e prose. PPP-Lettura per amore e per forza è il titolo della performance.

De Vita, che con la consulenza dei testi di Alberto Moravia già nel 1983 aveva portato in scena i versi e le prose del poeta di Casarsa, ripercorre qui la scrittura dell’intellettuale corsaro, privilegiando alla dimensione del cineasta e dell’intellettuale raffinatissimo quella del poeta e del romanziere.

Infine Massimo Dapporto, Antonello Fassari, Susanna Marcomeni sono i protagonisti, ancora alla Pergola, de “Il delitto di via dell’Orsina” da “L’affaire de la Rue Lourcine” di Eugène Marin Labiche, padre nobile della commedia leggera francese, nell’adattamento e regia di Andrée Ruth Shammah. Con Marco Balbi, Andrea Soffiantini, Christian Pradella, Luca Cesa-Bianchi. Un “teatro degli equivoci” di cui fanno amaramente le spese o mogli troppo sospettose o mariti troppo ingenui. Un’opera brillante che è anche una riflessione sull’insensatezza e il grottesco della vita, in bilico tra assurdo e umorismo. 8-9-11-12 marzo ore 20.45, 10 marzo 18.45, 13 marzo 15.45. Prezzi da 32 a 21 euro.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.