Anche a Firenze le Stolpersteine per ricordare le vittime della Shoah

Giovedì 9 la posa della prima “Pietra d’inciampo” alla presenza dell’artista tedesco Gunter Demnig che le ha create e del vicesindaco Cristina Giachi

Arrivano anche a Firenze le Stolpersteine, le ‘Pietre d’inciampo’ dedicate alla memoria delle vittime del nazi-fascismo ideate e create da Gunter Demnig.

La prima posa è in programma giovedì 9 gennaio alle 12.30 in via del Gelsomino 29 alla presenza dell’artista tedesco, del vicesindaco Cristina Giachi e dei rappresentanti della Comunità Ebraica di Firenze. Oltre a via del Gelsomino, dove saranno ricordati Rodolfo e Noemi Levi, Rina e Amelia Procaccia, Alda e Angelo Sinigaglia, le pietre verranno apposte in piazza Donatello 15 in memoria di Clotilde Levi, via Ghibellina 102 per ricordare David Genazzani, e via del Proconsolo 6 in memoria di Elena e Abramo Genazzani e Mario Melli Genazzani.

Tra il 9 e il 24 gennaio, in occasione delle celebrazioni per il Giorno della Memoria, saranno 24 le pietre posizionate in altrettante strade di fronte alle abitazioni delle famiglie che subirono la deportazione grazie al progetto voluto dalla Comunità Ebraica e dal Comune. “Da Firenze – dice Giachi – sono partite più di 300 persone che non hanno fatto ritorno a casa. Numerose famiglie ci hanno chiesto che la città custodisse la memoria dei loro cari. Le Pietre d’inciampo rappresentano il giusto traguardo per preservare il ricordo dei nostri concittadini e sono l’ulteriore dimostrazione di quanto Firenze tenga a coltivare la memoria. Sono i segni del passato che ricordano ferite rimaste aperte nelle comunità ebraica e cittadina, e aiutano a stimolare in chi ci si ‘imbatte’ il ricordo della Shoà e di tutte le vittime della deportazione nei campi di sterminio nazisti”. 

Le Stolpersteine di Gunther Demnig, avviate in Germania nel 1995, sono ormai presenti in numerose città europee. Inoltre anche a Firenze sarà realizzato un vero e proprio percorso della memoria sulle tracce delle famiglie ebree arrestate e deportate nei campi di sterminio durante anni del secondo conflitto mondiale.

La Martinella di Firenze: La Martinella di Firenze è il primo giornale on line che richiama il senso e l’essenza della fiorentinità.