Artigiani, creativi, negozi per la Factory cuore pulsante della nuova Manifattura

Nel rendering come sarebbe la Central Square della nuova Manifattura

Nel settembre 2022 termineranno i lavori per il nuovo spazio, tra i principali progetti di rigenerazione urbana in atto in Italia. Sarà un nuovo centro cittadino dedicato ai maker contemporanei con atelier, uffici, co-working, ristoranti, aree espositive e perfino un giardino sopra il tetto

Continuità e fiducia verso il futuro. E’ questo il segnale e nello stesso tempo lo spirito con il quale hanno preso il via i lavori che entro settembre 2022 trasformeranno gli spazi di Manifattura Tabacchi, l’ex fabbrica di sigari fiorentina dismessa nel 2001 dopo oltre settant’anni di attività, in un innovativo quartiere cittadino all’insegna della creatività sostenibile. La Factory, cuore pulsante della Manifattura di domani, diventerà un polo creativo e produttivo all’avanguardia, aperto a tutti e connesso con il mondo: una destinazione in grado di attrarre la comunità internazionale di professionisti e creativi che vogliono lavorare e vivere a Firenze, tra cultura, moda, arte e artigianato. I cancelli che isolavano la fabbrica saranno aperti e i muri rimossi per aprire il nuovo complesso alla città e al mondo.

La rinascita della Factory fa parte di un ambizioso progetto di riqualificazione da 250 milioni di euro che prevede il recupero, entro il 2026, della storica area industriale composta da 16 edifici per un totale di circa 110.000 mq. A promuovere quello che si configura come il più grande progetto di rigenerazione urbana in Italia è la joint venture costituita nel 2016 dalla società immobiliare del Gruppo Cassa depositi e prestiti e da PW Real Estate Fund III LP, un fondo gestito da Aermont Capital. MTDM Manifattura Tabacchi Development Management Srl è la società di sviluppo e project management che gestisce l’intero processo.

IL PROGETTO – Lo sviluppo della Factory prevede un investimento di 30 milioni di euro e interessa una superficie totale di oltre 21.000 mq: in particolare gli edifici 4, 5 e 11 di Manifattura, dove si producevano sigari e sigarette. Il progetto architettonico è firmato dallo studio fiorentino Q-bic di Luca e Marco Baldini. L’edificio 4 e lo speculare edificio 5 ospiteranno, al primo piano, i nuovi spazi direzionali e di co-working; il piano terra sarà invece dedicato ad attività commerciali con negozi, atelier e ristoranti, configurandosi come un nuovo centro d’incontro e di scambio ispirato alle botteghe che un tempo fiorivano intorno alle piazze centrali della città. Sarà questa la nuova casa dei maker, una comunità stabile di creativi che valorizzano l’arte del fare – dalla sartoria alla ceramica, dai cappelli ai restauri – e innovano la tradizione. L’edificio 11 invece ospiterà NAM-Not a Museum, luogo dedicato alla produzione, ricerca e sperimentazione per le arti contemporanee. Sul tetto nascerà l’Officina Botanica, un giardino pensile aperto al pubblico, progettato dal paesaggista Antonio Perazzi, con oltre 100 alberi e 1300 tra arbusti, piante perenni ed erbe, che celebra la capacità delle piante di migliorare l’ambiente e propone un incontro scientifico e culturale di reciproca conoscenza tra le piante e l’uomo.

La Factory sarà costeggiata da due strade pedonali: Maker Street, su cui affacceranno laboratori e officine che esporranno i propri manufatti, e il Boulevard, passaggio ciclopedonale che attraverserà Manifattura da nord a sud, collegando il quartiere universitario di Novoli col Parco delle Cascine in corrispondenza della fermata della nuova tramvia T4.

Il rendering degli uffici

LO SVILUPPO FUTURO DELLA FACTORY – Il progetto proseguirà con la riqualificazione dell’ex centrale termica della Manifattura che diventerà un birrificio, pensato come luogo di produzione e degustazione di birra artigianale. L’edificio 12, proporrà invece il primo prodotto residenziale di Manifattura: laboratori per artisti e designer al piano terra, loft d’ispirazione industriale al piano primo che reinterpretano con gusto contemporaneo il tradizionale concetto di “uscio e bottega”. Altro punto di riferimento sarà la piazza dell’Orologio, uno spazio pubblico per eventi e installazioni,dove si affacciano l’edificio 6 di Polimoda, l’edificio 7, che sarà riconvertito in loft residenziali progettati, e l’edificio 8, che ospiterà uffici e residenze.

UNA RIGENERAZIONE VERDE – La progettazione del verde include interventi che vanno dalla piantumazione di oltre 1.000 alberi alla posa di pavimentazioni a fughe larghe per permettere la crescita di specie vegetali e il drenaggio del suolo, dalla creazione di superfici vegetali verticali sulle facciate degli edifici all’allestimento di un giardino pensile che valorizza le specie vegetali pioniere dell’area. 

L’INTEGRAZIONE URBANA – Snodo strategico tra le Cascine e i quartieri Puccini, San Iacopino, Isolotto e Novoli, situata a 15 minuti di auto dall’aeroporto, a 2,5 km dalla stazione di Santa Maria Novella e a 5 minuti a piedi dalla linea T2 della tramvia, la Manifattura Tabacchi sarà collegata al centro con la linea T4 della tramvia. Urbanità, cultura e socialità si integrano grazie a una strategica rete di collegamenti viari e attività culturali che riportano la vita all’interno dei luoghi dismessi.

LA MOBILITÀ SOSTENIBILE – La mobilità interna è stata studiata per restituire Manifattura Tabacchi alla vita del quartiere e di Firenze grazie a una fruibilità sostenibile e integrata con mezzi a basso impatto ambientale: tranvia, bici e auto ecologiche. La nuova Manifattura sarà un luogo aperto, permeabile e privo di muri di cinta, valorizzato grazie a un sistema distributivo di aree verdi, piazze e spazi pubblici di relazione sociale, dove la comunità potrà contribuire a creare la nuova identità dei luoghi. Alla storica entrata monumentale su via delle Cascine si aggiungeranno vari punti di accesso pedonali e ciclabili, oltre a ingressi carrabili controllati e a una fermata dedicata della nuova linea 4 della tramvia. 

1 / 6
Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.