Azzolina a Bagno a Ripoli: “Ho visto gli studenti felici di stare a scuola”

Il Ministro Azzolina in classe con il Governatore Giani e il sindaco di Bagno a Ripoli Casini. Dietro di loro l'assessore Funaro

Visita a sopresa questa mattina del ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina all’Isis Gobetti-Volta. Giani: “Per l’istruzione vale la pena fare scelte coraggiose”

da sinistra: Giani, Azzolina e Nardini

Per il valore dell’istruzione vale la pena fare scelte coraggiose”. E’ tutto racchiuso in questa piccola ma importantissima frase del presidente della Regione Eugenio Giani il significato profondo della visita a sorpresa, questa mattina, del Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina all’Isis Gobetti-Volta di Bagno a Ripoli per verificare sul campo, nella nostra regione, la ripresa delle lezioni in presenza anche se al 50% avviata l’11 gennaio. Azzolina, prima di raggiungere l’istituto, ha compiuto una breve visita alla Galleria degli Uffizi oggi riaperta al pubblico dopo 77 giorni di chiusura.

“La scuola ha una governance complessa – ha detto il ministro – ma se tutti insieme si lavora per un obiettivo unico, che è quello dell’istruzione e della formazione delle nostre studentesse e dei nostri studenti, il risultato si ottiene. Ringrazio il presidente Giani che ha messo la scuola al centro delle sue scelte politiche cosa di cui anche gli studenti della Toscana credo possano essergli grati”.

Azzolina agli Uffizi con il direttore Eike Schmidt e il Governatore Giani

La decisione di visitare l’istituto è stata presa sfruttando l’incontro tra Giani e Azzolina tenutosi in prima mattina a Palazzo Strozzi Sacrati, sede della Presidenza della Regione. “Siamo partiti l’11 gennaio  – ha aggiunto il Governatore toscano – corrispondendo alla volontà condivisa con tutte le Regioni. Noi lo abbiamo fatto perché i dati pandemici ce lo hanno permesso, ma valutando anche che quando si tratta di affrontare un’emergenza bisogna stare attenti ai messaggi che passano nella comunità: il messaggio che stava passando era che la scuola non fosse un elemento centrale della nostra società, che l’istruzione fosse quasi un peso in un Paese impegnato solo a uscire dalla pandemia. Questo non era accettabile”.

Giani e Azzolina, accompagnati fra gli altri dall’assessore regionale all’istruzione Alessandra Nardini, dal sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini e dall’assessore all’istruzione del comune di Firenze Sara Funaro, hanno poi raggiunto l’istituto dove hanno visitato il plesso, i laboratori, le aule nelle quali sono utilizzate le nuove sedute speciali su ruote, altre aule con banchi ‘combinabili’ di ultima generazione, la palestra arricchita da una parete da arrampicata fermandosi infine a parlare con studenti e insegnanti.

Ho visto il frutto di un grande lavoro ed ho visto studenti molto felici di stare a scuola – ha detto la ministra –. Rivendico la Dad come lo strumento che ci ha permesso di salvare lo scorso anno scolastico senza interrompere brutalmente il rapporto tra insegnanti e studenti ma ritengo che debba essere limitata nel tempo. Sappiamo che il rischio zero non esiste, ma esiste la certezza che senza la scuola toglieremo un pezzo di futuro alle nuove generazioni”.

Soddisfatto il sindaco Casini per il quale la presenza di Azzolina “E’ il riconoscimento del grande lavoro fatto dalla comunità scolastica, dalle istituzioni e dai ragazzi stessi per ripartire con la didattica in presenza in piena sicurezza: un tema su cui la Regione Toscana può essere presa a modello per tutto il Paese”. Per Funaro infine la visita di Azzolina è stata l’occasione per valorizzare il grande lavoro di squadra fatto a Firenze e nella Città metropolitana per far tornare gli studenti a scuola in presenza. “Con il ministro – ha concluso – ci siamo confrontati sull’utilità di eseguire i test nelle scuole. Quelli che stiamo facendo nelle elementari e medie fiorentine dimistrano che in classe si è al sicuro e l’incidenza del virus è molto bassa. I ragazzi positivi finora sono pochi: solo 7 su oltre 12mila”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.