Ballantini festeggia 40 anni di incredibili trasformazioni con uno show e una personale

Dal 1° al 3 marzo al teatro di Rifredi l’artista livornese porta in scena dieci cavalli di battaglia che hanno fatto la sua carriera artistica e si regala una mostra alla Contemporary Art Gallery

Dal 1° al 3 marzo Dario Ballantini porta al Teatro di Rifredi dieci cavalli di battaglia, legati soprattutto al mondo della musica, che hanno fatto la sua carriera artistica: è Lo spettacolo di Ballantini – Conseguenze di 40 anni nei panni di altri. Farà sfilare artisti come Gino Paoli, Paolo Conte, Gianni Morandi, Zucchero, nonché l’indimenticabile Valentino, icona comica dell’artista. Lo spettacolo è pieno di racconti curiosi e inediti. Per ognuno dei personaggi che interpreta Ballantini svela i retroscena della trasformazione, dalla sua genesi all’incontro faccia a faccia tra attore e imitato, il tutto condito dal ricordo di immancabili conseguenze tragicomiche di una carriera totalmente vissuta nei panni gli altri. Accompagnato dalla superba fisarmonica di Marcello Fiorini (suo partner anche in Ballantini&Petrolini) e da materiali video, Ballantini dona a ogni personaggio il suo sorprendente trasformismo.

Dario Ballantini nella bella foto di Giovanni Daniotti

Ma oltre a questo Ballantini è anche pittore post espressionista, scultore, e per i suoi 40 anni di carriera si è voluto regalare un evento dedicato all’arte. Giovedì 29 febbraio alla Contemporary Art Gallery (vernissage ore 17:30) si inaugura la personale Enigmi Esistenziali. In mostra le sue principali opere che indagano il ruolo dell’inconscio e le dimensioni più inesplorate della percezione umana.

La storia di Ballantini narra un lungo percorso artistico cominciato nel lontano 1984 e fin da subito indirizzato a diverse forme di espressione, nelle arti figurative e nello spettacolo. È tra le mura di casa che fin da bambino, cresce e si forma circondato da una famiglia di artisti: padre neo realista, zio post macchiaiolo, nonno attore di compagnie filodrammatiche e ancora uno zio cantante, tenore (mancato). L’inesauribile sua creatività si esprime anno dopo anno attraverso i colori materici delle sue opere, esposte in importanti gallerie in Italia e all’estero e celebrate dai maggiori critici d’arte, e sui palchi teatrali e televisivi, a partire da Striscia la Notizia, dove dalla stagione 1993-94 è protagonista con le sue incredibili trasformazioni. Nel corso degli anni ha impersonato con sempre maggiore maestria oltre 70 maschere, passando con disinvoltura da Vittorio Cecchi Gori a Ignazio La Russa, dall’immancabile stilista Valentino (icona comica della sua carriera) da Ray Charles a Vasco Rossi, da Lucio Dalla a Luca Cordero di Montezemolo, da Valentino Rossi a Nanni Moretti, fino a Papa Francesco e al recentissimo Ministro Lollobrigida.

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