Bundu e Palagi: “Se non c’è consenso il sesso deve essere reato”

I due esponenti di SPC firmano la campagna di Amnesty sulla prevenzione e la violenza contro le donne, e chiedono al Comune di promuovere una campagna di sensibilizzazione sulla Convenzione di Istanbul

Promuovere in tutta la città una campagna di sensibilizzazione che faccia conoscere i contenuti della Convenzione di Istanbul sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica. Anche coinvolgendo uffici e sportelli come Informadonna e Europe Direct, e rafforzando quanto già viene fatto in occasione di eventi già presenti sul territorio come ad esempio il Festival dei Diritti.

Antonella Bundu e Dmitrij Palagi (SPC)

Lo chiede una risoluzione urgente di Sinistra Progetto Comune presentata dai consiglieri Antonella Bundu e Dmitrij Palagi che stamattina hanno firmato la campagna di Amnesty International #iolochiedo “Il sesso senza consenso è stupro”.

“Chiediamo al Comune – spiegano i due esponenti di minoranza – di aggiungersi a quanti domandano una revisione dell’articolo 609-bis del Codice Penale. In Italia e in tanti altri paesi europei non viene infatti fatto riferimento al consenso, quando si definiscono i reati di violenza sulle donne e di violenza domestica. Esiste però un testo internazionale, sottoscritto anche dal nostro Paese, che va in una direzione diversa, riconoscendo questo tipo di crimini come violazione dei diritti umani e forma di discriminazione”.

Durante il periodo di lockdown dovuto all’emergenza Covid-19, secondo i dati forniti da Istat, le telefonate al numero antiviolenza 1522 sono aumentate del 73%, rispetto al periodo 1° marzo-16 aprile del 2019; il 45,3% delle vittime di violenza di genere ha paura per la propria incolumità o di morire, il 72,8% non denuncia il reato subito, il 93,4% dei casi si consuma tra le mura domestiche, il 64,1% delle segnalazioni riporta casi violenza assistita.

Le donne – concludono Bundu e Palagi – subiscono un sistema di oppressione ancora troppo diffuso. L’impegno di tutta la politica e delle istituzioni deve rinnovarsi di giorno in giorno. La campagna di Amnesty International offre un’occasione importante, che siamo certi sarà condivisa almeno da larga parte delle forze consiliari di Palazzo Vecchio vista anche la consolidata tradizione del nostro territorio su questo fronte”.

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