Bundu e Palagi (Spc): tanti interrogativi sullo stadio alla Mercafir

Intanto Nardella riunisce la task-force che dovrà lavorare sul progetto del nuovo impianto sportivo: “Basta polemiche, facciamo sul serio”

Dmitrij Palagi e Antonella Bundu

“La ‘svolta’ annunciata dal sindaco consiste solo nel provare ad assecondare le aspettative di Rocco Commisso. Il nuovo presidente e proprietario della Fiorentina arrivato dagli Stati Uniti ha sentito molte promesse, rimaste in sospeso. Adesso si sceglie di porre rimedio all’assenza di decisioni chiare con un gesto eclatante quanto indefinito”.

Palazzo Vecchio accelera sul nuovo stadio nella parte sud della Mercafir a Novoli, pronto nelle intenzioni fra quattro anni, ma resta forte il dibattito fra le forze politiche. Dopo la clamorosa provocazione di Michele Pierguidi, presidente Pd del Quartiere 2 (“o si esegue il “restyling” del Franchi o si abbatte l’attuale struttura”), è Sinistra Progetto Comune a intervenire duramente nella discussione. I consiglieri comunali Antonella Bundu e Dmitrij Palagi, spalleggiati dai rappresentanti dei quartieri 5 e 2,  Vincenzo Pizzolo, Lorenzo Palandri e Francesco Gengaroli, ci vanno giù pesanti commentando l’annunciata delibera di Giunta del 14 ottobre riguardo al possibile futuro del “nuovo stadio”.

“Fast, total control (del privato) e contenimento dei costi” – dicono Bundu e Palagi – sono le parole d’ordine attraverso le quali il sindaco Nardella, sancisce l’ipotesi con cui vorrebbe accontentare la proprietà della Fiorentina, ma rimangono numerosi interrogativi. La decisione di vendere, e non più cedere in concessione, l’area che benefici porterà al Comune? E cosa intende il sindaco quando afferma che “i lotti successivi saranno finanziati con investimenti individuati nei prossimi bilanci, gettando non poche insicurezze sugli operatori del mercato?”.

La prima riunione operativa della tak-force per il nuovo stadio alla Mercafir

Secondo Pizzolo poi l’aggiornamento alla variante per la realizzazione del nuovo impianto sportivo danneggerebbe i residenti del Quartiere 5. “Non solo – prosegue – si aggiunge un’opera in un’area già satura di funzioni, ma si permette l’avvio dei lavori senza il compimento di due opere già oggi importantissime per quell’area: lo svincolo autostradale di Peretola e la realizzazione della stazione ferroviaria Guidoni. Si sta sacrificando l’interesse pubblico per tutelare unicamente quello privato”. Insomma, sottolinea Sinistra progetto Comune, sfugge la reale motivazione dietro l’accelerazione voluta da Palazzo Vecchio.

“Ci preoccupa anche il destino del Franchi a Campo di Marte – concludono Palandri e Gengaroli – e da parte del Sindaco arrivano dichiarazioni confuse e approssimative sul suo futuro. Non capiamo il motivo per il quale non sia andato fino in fondo per ottenere un parere chiaro da parte della Soprintendenza sul restyling del dello stadio. La “provocazione” di Pierguidi non è banale. Ci chiediamo dove saranno trovati i soldi, circa un milione di euro all’anno, per i lavori necessari al mantenimento della struttura. Non possono bastare pochi concerti all’anno per ripagare questo esborso. Chiediamo anche all’amministrazione cosa pensa di fare sulle ripercussioni che potranno esserci per l’indotto e i posti di lavoro collegati allo stadio che sul nostro quartiere sono molti. Il Franchi rischierebbe di essere lasciato in stato di abbandono, come successo a Roma per il Flaminio o a Torino per il Filadelfia prima della riqualificazione”.

Intanto è stata costituita la squadra che dovrà lavorare alla realizzazione del nuovo stadio nell’area Mercafir. Ad annunciarlo è stato lo stesso Nardella che ha postato sui social una foto della prima riunione operativa presente anche l’assessore allo sport Cosimo Guccione. Questa la didascalia: “Riunione in Comune con la task force per il nuovo stadio della Fiorentina nell’area #Mercafir. Basta polemiche, facciamo sul serio. #ModelloFirenze”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.