Camilla Speranza: “Nessun rispetto per noi e per le funzioni”

Gli assembramenti di domenica in via del Presto di San Martino

All’indomani delle parole del Cardinal Betori che auspicava soluzioni chiare per Santo Spirito, torna alla carica il Comitato dei residenti. E oggi pomeriggio l’atteso Cosp che potrebbe decidere misure severe e, forse, il transennamento del sagrato della Basilica

Il confronto dello scorso settembre a Palazzo Vecchio tra sindaco, residenti e gestori dei locali di Santo Spirito

Pienamente condivisibili le parole  del Cardinal Giuseppe Betori intervenuto ieri autorevolmente, e se si vuole anche pesantemente , dopo quanto avvenuto domenica 25 aprile in piazza Santo Spirito con padre Giuseppe Pagano costretto a portar fuori alcune panche dalla chiesa per per favorire l’ingresso dei fedeli alle funzioni ma anche per proteggere la Basilica da degrado e bivacchi (https://www.lamartinelladifirenze.it/il-richiamo-di-betori-per-santo-spirito-soluzioni-chiare/). “Domenica – dice ancora una volta Camilla Speranza, portavoce del comitato dei residenti, che ringrazia l’alto prelato per la vicinanza ai Padri Agostiniani e a Santo Spirito – e in modo poco differente in qualsiasi giorno, sera, o notte di primavera, in estate e in autunno qui si respirano i fumi dell’inferno. La scena cui insieme ai fedeli e ai residenti mi sono trovata, di fronte a una marea di migliaia di persone urlanti, alterate e appiccicate,  schiacciata dietro alle panche messe dai Padri Agostiniani a protezione della Basilica, sul sagrato, era apocalittica.  A Santo Spirito da troppo tempo non vi è rispetto per i fedeli che accedono alle funzioni religiose, non vi è rispetto per il sacro, per l’arte, ma non vi è neppure rispetto per la persona. Corpi arrotolati e intrisi nell’alcol e nei detriti di vetro e plastica,  cocci aguzzi di bottiglie, odore insopportabile di urina sul sagrato, le scalinate e sulle facciate, fiumi di alcol e fumi di hashish. La libertà di culto va rispettata. Il Bello va preservato, perché fa bene all’anima.  Dobbiamo tutelare questi monumenti, che racchiudono la memoria spirituale degli Italiani, prima che scompaiano inghiottiti dalla indifferenza di chi si volta dall’altra parte”.

Camilla Speranza

Intanto però anche fra gli stessi abitanti della piazza fioccano le polemiche. Speranza smentisce quanto riportato questa mattina dal Corriere Fiorentino secondo cui il comitato di residenti sarebbe confluito in un’unica associazione che verrebbe registrata nei prossimi giorni e avrebbe anche deciso di citare in giudizio per danni Palazzo Vecchio. Tutte notizie destituite di ogni fondamento originate da una mail inviata alle redazioni delle testate giornalistiche fiorentine in cui un sedicente Coordinamento Residenti Firenze prendeva le distanze dalle iniziative del comitato e della stessa Camilla Speranza. “Le parole e le dichiarazioni – conclude – hanno un peso. Noi siamo estranei a quanto dichiarato e contenuto. Quindi la precisazione è d’obbligo. Non so chi abbia comunicato questo al Corriere Fiorentino, ma posso immaginarlo. In ogni caso è già stata fatta chiarezza. Noi tuteliamo Santo Spirito e non abbiamo deciso alcuna federazione in alcuna Associazione, né tantomeno di intentare alcuna causa al Sindaco”.

Questo pomeriggio l’attesa riunione del Cosp in Prefettura. Palazzo vecchio chiederà misure severe e un forte impegno di questore e prefetto. Potrebbe tornare il numero chiuso nella piazza e il divieto di stazionamento nelle aree della movida. Per il sagrato potrebbe essere valutata la possibilità di proteggerlo con transenne mobili.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.