Covid-19, Scoppio del Carro a rischio: e domani rosario collettivo alle finestre

Verso una limitazione delle celebrazioni religiose per Pasqua, in forse potrebbe esserci anche l’evento più amato dai fiorentini

Non solo musica dai balconi, striscioni con il simbolo dell’arcobaleno e la scritta “Andrà tutto bene”. Domani alle 21, dalle finestre, si affacceranno anche candele e drappi bianchi per esprimere un segno di vicinanza durante il rosario collettivo che ognuno è invitato a recitare nella propria casa, magari assieme ai suoi cari, per la ricorrenza di San Giuseppe universalmente conosciuta come la Festa del Babbo.

L’iniziativa è stata lanciata dalla Conferenza Episcopale Italiana che in una nota spiega che “in questo momento di emergenza sanitaria, la Chiesa italiana promuove un momento di preghiera per tutto il Paese, invitando ogni famiglia, ogni fedele, ogni comunità religiosa a recitare in casa il Rosario”. E aggiunge: “simbolicamente uniti alla stessa ora: alle 21 di giovedì 19 marzo, festa di San Giuseppe, Custode della Santa Famiglia. Alle finestre delle case si propone di esporre un piccolo drappo bianco o una candela accesa”. Luci e colore bianco dunque per far sentire un po’ meno sole le persone, dare un abbraccio simbolico e porti conforto ai malati e a coloro che si rivolgono alla preghiera. L’emittente cattolica TV2000 offrirà la possibilità di condividere in diretta la recita del rosario.

Intanto l’arcivescovo di Firenze cardinal Giuseppe Betori ha incontrato Papa Bergoglio che gli ha espresso l’apprezzamento e il rallegramento per la decisione di tenere aperte le chiese nonostante l’emergenza Coronavirus. Betori ha anche spiegato che, come del resto già ampiamente annunciato da Francesco, ci saranno limitazioni per quanto riguarda le celebrazioni dei riti pasquali e che “si attendono indicazioni unitarie dalla Cei”. A rischio potrebbe esserci anche il tradizionale Scoppio del Carro con l’accensione della Colombina dall’altar maggiore del Duomo, manifestazione indissolubilmente legata alla Domenica di Pasqua ed evento più caro in assoluto per i fiorentini.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.