Cavea e periferie saranno le protagoniste dell’Estate 2020

La presentazione a Palazzo Vecchio

Presentate le linee della kermesse che inizierà a maggio e terminerà a ottobre. Sacchi: “Valorizzare le zone meno centrali della città”

Quindici nuovi punti dedicati alle periferie, un budget che da 1.075mila euro del 2019 passa a 1.135mila, confermata la durata estesa e diffusa da maggio a ottobre: con un’attenzione particolare questa volta alla Cavea del Maggio Musicale Fiorentino, che diventerà la sede di importanti appuntamenti musicali sotto la direzione artistica del giornalista di Repubblica Benedetto Ferrara, e al Parco dell’Argingrosso per la gestione del quale verrà redatto un bando specifico della durata di quattro anni.

Sono le linee fondamentali dell’Estate Fiorentina 2020 presentate questa mattina in Sala Macconi a Palazzo Vecchio dall’assessore alla cultura Tommaso Sacchi.

“Anche quest’anno – ha detto Sacchi – presentiamo l’Estate con largo anticipo,  un progetto ormai maturo che da qualche anno si configura come un grande incentivo alle varie realtà culturali cittadine. Stavolta vogliamo investire in particolare nella Cavea, straordinario spazio all’aperto che sarà animato da concerti e altri eventi e fa parte di un rilancio culturale complessivo del grande parco delle Cascine. Vogliamo inoltre dedicare in maniera ancora più convinta l’Estate alle zone meno centrali di Firenze e per questo nel bando abbiamo messo 15 punti in più, il massimo possibile, per chi presenta un progetto per le periferie, nella convinzione che la cultura e gli eventi sono il miglior antidoto alla mancanza di cura e decoro”.

Due sono gli avvisi pubblici di quest’anno, entrambi da 500mila euro l’uno. Il primo, riservato a festival e rassegne di respiro nazionale, si è chiuso nei giorni scorsi e a breve si conosceranno i risultati. Quindici in tutto gli eventi che spazieranno dalla musica jazz alla rassegna di arti performative in luoghi inesplorati cittadini, passando poi per il cinema agli Uffizi, gli spettacoli e i concerti in Santa Croce, le performance artistiche nelle terrazze cittadine. E poi ancora la musica in Santissima Annunziata, la danza a Santa Maria Novella, concerti serali sui sagrati e festival di letteratura, sonorità di altri continenti, musica elettronica, folk, circo contemporaneo e sperimentazioni e realtà giovanili.

Il secondo chiuderà il 27 febbraio ed è quello sul quale punta molto l’amministrazione fiorentina e in particolare Sacchi per valorizzare i luoghi della città più periferici o comunque meno frequentati dai fiorentini e turisti. Un bando specifico, infine, sarà interamente dedicato al Parco dell’Argingrosso per esaltarne le potenzialità vista la facilità di raggiungimento e la sua strettissima vicinanza con l’Arno: scadrà il 18 febbraio (Informazioni sul sito (https://cultura.comune.fi.it/index.php/dalle-redazioni/bandi-e-avvisi). Il progetto musicale a cura di Benedetto Ferrara, in collaborazione con MUS.E potrà contare su un impegno di spesa di circa 135mila euro.

“Sono felice e orgoglioso – racconta Ferrara – ringrazio Sacchi en il sindaco Nardella. Andai in Cavea nel 2012 a sentire Chris Cornell e davanti al tramonto di Firenze e alla sua musica rimasi senza parole. Sono legato a questo posto, l’obiettivo che ci siamo posti è di lavorare sulla qualità proprio per mettere in risalto un luogo magico della contemporaneità di Firenze. Saranno 35-40 giorni tra luglio e agosto con spettacoli e concerti. Saranno concerti di qualità comunque alta anche per dare un senso anche al fatto di essere sul tetto del teatro dell’opera. Cercheremo di valorizzare anche la terrazza rendendola uno spazio quasi multimediale e non mancherà la possibilità di godersi un aperitivo davanti ad un’atmosfera unica”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.