Ci si potrà vaccinare dai medici di famiglia, dai dentisti e in farmacia

Un momento della conferenza stampa di stamattina

L’intesa presentata oggi dal presidente della Regione Eugenio Giani e dall’assessore alla salute Simone Bezzini. Si parte a giugno. Intanto continuano a diminuire i nuovi contagi (215) e per fortuna anche il numero dei decessi (7)

Medici di famiglia e farmacisti potranno effettuare le vaccinazioni anti Covid. Con loro ci saranno anche gli odontoiatri che potranno dare la propria disponibilità ed essere così reclutati per rafforzare il personale in forza agli hub. Lo prevedono tre accordi che sono stati presentati questa mattina a Palazzo Strozzi Sacrati dal presidente della Regione Eugenio Giani, dall’assessore regionale alla salute Simone Bezzini, dagli Ordini di categoria e da Federfarma Toscana. Tre accordi dunque che puntano ad accrescere il numero di vaccinatori e dei luoghi dove le vaccinazioni saranno effettuate, oltre a consentire di far marciare ancora più velocemente la campagna vaccinale a patto però che arrivino vaccini a sufficienza. Si partirà a giugno.

“Ad oggi – ha detto Giani – con gli hub regionali siamo in grado di rispondere a una domanda media vaccinale pari a circa 30mila dosi al giorno. Se a partire da giugno, come ci ha detto il Generale Figliuolo, arriveranno molte più dosi dei vari vaccini è evidente che la domanda giornaliera media potrebbe aumentare, anche fino a 50mila dosi. La risposta per venire incontro a questo aumento sta nei tre accordi firmati oggi e a questa sinergia con i medici di base, i farmacisti e gli odontoiatri. Sarà proprio grazie a questo potenziamento della capacità vaccinale che potremo raggiungere l’obiettivo di arrivare al 30 settembre all’immunità di gregge”. 

In Toscana i medici di famiglia, a differenza di altre regioni, erano da subito già scesi in campo per vaccinare contro il Covid-19 gli over 80, forti dell’esperienza positiva maturata l’autunno precedente con la campagna dei vaccini antinfluenzali. Da giugno dunque proseguiranno la vaccinazione degli assistiti che hanno tra 60 e 79 anni: per loro il vaccino a disposizione sarà il Johnson & Johnson, che prevede un’unica dose a differenza delle due di tutti gli altri. I cittadini potranno rivolgersi direttamente al medico oppure sarà il medico stesso a chiamarli. In una seconda fase sarà la volta del vaccino Pfizer e di tutti gli under 60 o di chiunque sia sfuggito alla vaccinazione delle categorie fino ad oggi in agenda). In questo caso ci si dovrà prenotare attraverso il portale regionale  https://prenotavaccino.sanita.toscana.it, da cui si potrà scegliere il proprio medico.  Le vaccinazioni si svolgeranno in studio, a domicilio oppure in strutture messe a disposizione dalle Asl.

Si parte dalle prime settimane di giugno anche con i vaccini in farmacia: di nuovo Johnson & Johnson e Astrazeneca, in base alle disponibilità. Sarà un avvio graduale e la lista delle farmacie che si renderanno disponibili sarà via via aggiornata. Ci si prenoterà direttamente in farmacia senza passare dal portale regionale. E in farmacia ci si potrà prenotare in ogni caso anche per gli hub. Un modo per venire incontro a chi non dispone di un computer a casa o di un accesso ad internet. “Una novità – ha aggiunto Bezzini – è l’accordo con le farmacie, che già erano coinvolte nella filiera ma ora potranno partecipare ancora più attivamente: anche loro daranno priorità alla stessa fascia, per la quale vogliamo raggiungere il prima possibile la soglia del 90%. E gli odontoiatri: la campagna proseguirà anche a settembre e ottobre quindi occorrono tante forze, energie e personale in grado di affiancare le persone già al lavoro negli hub vaccinazione. Capillarità e prossimità sono essenziali per il successo della campagna vaccinale, che deve vivere sul territorio. Un grazie alle organizzazioni di rappresentanza di queste tre categorie che hanno deciso di condividere questo percorso”.

Quanto agli odontoiatri, nel loro caso si tratta di un arruolamento su base volontaria. Le adesioni saranno raccolte dagli Ordini, che le trasmetteranno alla Regione, e già sono partiti i primi corsi di formazione. Le vaccinazioni non potranno, in questo caso, essere svolte presso gli studi medici ma solo presso gli hub già attivi.

Intanto continuano a diminuire i casi di Coronavirus in Toscana: sono 215 che portano così a 239.934 il numero complessivo dall’inizio della pandemia. I guariti sono 731 in più e raggiungono quota 222.862 (92,9% dei casi totali). L’età media dei 215 nuovi positivi odierni è di 37 anni circa. I ricoverati sono 702 (39 in meno rispetto a ieri), di cui 134 in terapia intensiva (1 in più). Si registrano 7 nuovi decessi: un uomo e 6 donne con un’età media di 82,3 anni: 2 sono a Firenze, 1 a Prato, 3 a Arezzo, 1 a Siena.

Sono 66.175 i casi complessivi ad oggi a Firenze (71 in più rispetto a ieri), 22.132 a Prato (32 in più), 22.637 a Pistoia (19 in più), 13.175 a Massa Carrara (8 in più), 24.368 a Lucca (12 in più), 28.912 a Pisa (11 in più), 17.266 a Livorno (4 in più), 22.463 ad Arezzo (23 in più), 13.554 a Siena (18 in più), 8.697 a Grosseto (17 in più). Sono 555 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni. La Toscana resta al 12° posto in Italia come numerosità di casi, con circa 6.541 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 7.079, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Prato con 8.644 casi, Pistoia con 7.784, Pisa con 6.943, la più bassa Grosseto con 3.980. Sono 6.646 i deceduti dall’inizio dell’epidemia: 2.151 a Firenze, 578 a Prato, 612 a Pistoia, 521 a Massa Carrara, 653 a Lucca, 687 a Pisa, 410 a Livorno, 466 ad Arezzo, 308 a Siena, 170 a Grosseto, 90 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.