Contagi sostanzialmente stabili, aperto l’hub vaccinale dell’Esercito

L'hub vaccinale dell'Esercito in via Venezia

Sono 65 i nuovi casi in Toscana che portano il numero totale a 245.079 da quando è iniziata la pandemia. L’età media è di 32 anni. Ci sono 67 guariti in pi e purtroppo un decesso a Grosseto

Restano sostanzialmente stabili in Toscana i contagi da Coronavirus: sono 65 in più che portano il numero totale a 245.079. I guariti sono 67 in più e raggiungono quota 236.719 (96,6% dei casi totali). Gli attualmente positivi sono oggi 1.468, -0,2% rispetto a ieri. L’età media dei 65 nuovi positivi odierni è di 32 anni circa. I ricoverati sono 72 (8 in meno rispetto a ieri), di cui 15 in terapia intensiva (1 in più). Oggi si registra 1 nuovo decesso: un uomo di 61 anni a Grosseto. Sono 67.714 i casi complessivi ad oggi a Firenze (15 in più rispetto a ieri), 22.687 a Prato (5 in più), 23.066 a Pistoia (5 in più), 13.350 a Massa-Carrara (4 in più), 24.758 a Lucca (7 in più), 29.310 a Pisa (10 in più), 17.551 a Livorno (5 in più), 22.921 ad Arezzo (6 in più), 13.926 a Siena (1 in più), 9.241 a Grosseto (7 in più). Sono 555 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni.

La Toscana si trova al 12° posto in Italia come numerosità di casi, con circa 6.681 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 7.209 per 100.000, dato di ieri). Le province di notifica con il tasso più alto sono Prato con 8.860 casi per 100.000 abitanti, Pistoia con 7.931, Pisa con 7.038, la più bassa Grosseto con 4.229. Complessivamente, 1.396 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o risultano prive di sintomi (5 in più rispetto a ieri,). Sono 7.192 (157 in meno) le persone, anch’esse isolate, in sorveglianza attiva perché hanno avuto contatti con persone contagiate. Le persone ricoverate nei posti letto dedicati ai pazienti COVID oggi sono complessivamente 72 (8 in meno), 15 in terapia intensiva (1 in più). Sono 6.892 i deceduti dall’inizio dell’epidemia: 2.221 a Firenze, 602 a Prato, 632 a Pistoia, 527 a Massa-Carrara, 667 a Lucca, 702 a Pisa, 417 a Livorno, 508 ad Arezzo, 336 a Siena, 189 a Grosseto, 91 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.

Da ieri intanto è aperto l’hub vaccinale militare allestito nei locali della Caserma Redi in via Venezia 5 a Firenze, sede del poliambulatorio dell’Istituto Geografico Militare. Consentirà la somministrazione di 120 vaccini giornalieri tutti riservati a persone che hanno già prenotato sul portale online regionale. Il punto sarà aperto due giorni alla settimana, il lunedì e il giovedì, dalle ore 8 alle 14: il vaccino somministrati saranno Pfizer e Janssen della J&J per gli over 60. “L’andamento della campagna vaccinale – ha detto il presidente della Regione Eugenio Giani – deve molto all’Esercito, che è sempre stato molto vicino alla Toscana. Sono felice che questo hub venga messo a disposizione dei cittadini. E’ uno spazio simbolico all’interno di un antico convento del tredicesimo secolo poi diventato ospedale militare. La Toscana registra oggi qualcosa come 3milioni e 400mila vaccinazioni tra prime e seconde dosi, rendendo sempre più concreto l’obiettivo dell’immunità di gregge della popolazione entro settembre. Dobbiamo, però, continuare a essere vigili, prudenti e ad agire con la massima attenzione e sempre nell’ottica di una prevenzione efficace”.

All’inaugurazione di questa mattina hanno preso parte, fra gli altri, i vertici dell’Asl centro tra cui il direttore generale Paolo Morello Marchese, il colonnello direttore del poliambulatorio Guido Bussetta, rappresentanti dell’amministrazione comunale di Firenze. “L’Esercito – sottolinea il Comandante dell’Istituto Geografico Militare, Generale di Divisione Pietro Tornabene – è formato da cittadini in uniforme che fanno dell’amore per la propria comunità il senso della loro vita quotidiana. Abbiamo tutti a cuore lo stesso obiettivo: essere di aiuto concreto all’intera cittadinanza”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.