Coronavirus, c’è un caso al Fuligno

Si tratta di una donna trovata positiva dopo il rientro nella struttura di accoglienza da un viaggio all’estero. Vannucci: “Situazione sotto controllo”. Negativi i tamponi per ospiti e operatori. Ma il numero di casi in Toscana resta a due cifre con purtroppo un decesso

C’è un caso di Coronavirus al Fuligno di via Faenza, la struttura di accoglienza fiorentina sede anche del Centro Servizi e Formazione dell’A.S.P. Montedomini.

Si tratta di una donna la cui positività al Covid-19 è stata riscontrata al suo rientro dopo un viaggio all’estero. Dopo il test sierologico e il tampone che ne hanno accertato la positività, la donna è stata immediatamente trasferita in isolamento in un albergo sanitario della città. Contemporaneamente Asl e struttura dell’Igiene Pubblica si sono attivate per eseguire il tampone a tutti gli ospiti e gli operatori della struttura che per fortuna ha dato esito negativo per tutti e hanno disposto la quarantena domiciliare per le persone che attualmente si trovano nel centro che opera nel campo dei servizi di sostegno alla marginalità e di inclusione sociale.

L’assessore al welfare Andrea Vannucci

La possibilità che all’interno del Fuligno ci potessero essere dei contagiati da Covid-19 era stata sollevata attraverso una interrogazione  urgente da Fratelli d’Italia con il suo capogruppo a Palazzo Vecchio Alessandro Draghi il quale aveva chiesto se nella foresteria della struttura fossero “stati accertati casi di contagio da Covid-19” e in caso di risposta positiva “in quale quantità e se sono state prese le dovute precauzioni”. L’assessore al welfare Andrea Vannucci però invita non fare facili allarmismi perché, ribadisce, al Fuligno la situazione è sotto controllo. “Oltre alla signora – aggiunge – non ci sono altri casi di positività, né tra gli ospiti né tra gli operatori. Il protocollo di sicurezza e controllo adottato per le strutture di accoglienza hanno funzionato e ci hanno permesso di intervenire prontamente. Ringrazio la Asl e la cooperativa Il Girasole, che gestisce la struttura, per la professionalità con cui è stata gestita la situazione. La tutela della salute degli ospiti e dei lavoratori è prioritaria per tutti noi”.

Purtroppo però i numeri dei nuovi contagiati da Coronavirus in Toscana rimangono a due cifre, 21 in più rispetto a ieri. E a questi si deve anche registrare il decesso di una persona, un uomo di 77 anni di Pisa. In tutto in Toscana sono 10.854 i casi di positività al Covid-19 (5 identificati in corso di tracciamento e 16 da attività di screening). Stabili i guariti a quota 9.028 (83,2% dei casi totali). L’età media dei 21 casi odierni è di 40 anni circa. Uno di questi presenta sintomatologia severa. Sono 11 i casi rientrati dall’estero, di cui 9 per motivi di vacanza.

Gli attualmente positivi sono 687. Sono 3.383 i casi complessivi ad oggi a Firenze (2 in più rispetto a ieri), 581 a Prato, 775 a Pistoia, 1.089 a Massa (4 in più), 1.451 a Lucca (7 in più), 980 a Pisa (1 in più), 508 a Livorno (2 in più), 735 ad Arezzo, 454 a Siena (2 in più), 427 a Grosseto (3 in più). La Toscana si conferma al 10° posto in Italia come numerosità con circa 291 casi per 100.000 abitanti. Le province di notifica con il tasso più alto sono Massa Carrara con 559 casi x100.000 abitanti, Lucca con 374, Firenze con 335, la più bassa Livorno con 152. Complessivamente, 672 persone sono in isolamento a casa. Sono 1.734 le persone, anche loro isolate, in sorveglianza attiva, perché hanno avuto contatti con persone contagiate. I deceduti dall’inizio dell’epidemia sono 1.139 cosi ripartiti: 417 a Firenze, 52 a Prato, 81 a Pistoia, 174 a Massa Carrara, 145 a Lucca, 91 a Pisa, 63 a Livorno, 50 ad Arezzo, 33 a Siena, 25 a Grosseto, 8 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.