Coronavirus, Giani: “Non c’è tempo da perdere”

Eugenio Giani ieri con Tania Ermini (Firenze Fiera) e Monia Monni alla Fortezza nel padigione dove opereranno i 250 tracciatori dell'Asl Centro

Il Governatore in visita all’ex Creaf di Prato per individuare spazi dove riorganizzare le degenze Covid. Intanto scende la curva dei contagi in Toscana ma ci sono purtroppo ben 43 nuovi decessi, mai così tanti dall’inizio della pandemia

Non c’è tempo da perdere. La curva epidemiologica tende a salire, stiamo cercando di potenziare le postazioni Covid e partiamo dagli immobili di nostra proprietà, alcuni già ristrutturati in modo che nell’arco di un mese possano essere allestiti 400/500 posti letto in più”.

E’ preoccupato il Governatore toscano Eugenio Giani per l’andamento dei contagi nella Regione: e stamattina, nel quadro dei sopralluoghi che sta conducendo assieme alla Protezione Civile e ai vertici delle organizzazioni sanitarie per individuare i spazi dove riorganizzare le degenze Covid dando così respiro agli ospedali, ha fatto tappa nell’ex Creaf di via Galcianese a Prato, in precedenza fabbrica poi divenuta Centro ricerche e alta formazione della Regione e attualmente sito ristrutturato ma vuoto dove con gli opportuni accorgimenti potrebbero essere ricavati fino a 500 posti letto nel giro di un mese.

“E’ già uno spazio idoneo e ristrutturato con condizionamento d’aria e riscaldamento – spiega -. Si tratta di creare le paratie necessarie per i nuovi posti letto, che andranno a integrare l’offerta della nostra rete ospedaliera. Dobbiamo essere pronti a offrire le risposte che serviranno, se la situazione dovesse peggiorare. Vista l’eccezionalità dell’emergenza sanitaria che stiamo vivendo: questa modalità di intervento nel territorio della Asl centro, può essere replicata anche nella Asl Sud Est e nella Nord Ovest in modo da creare 1.000/1.500 posti letto in più rispetto a quelli attualmente disponibili nei nostri nosocomi, che lavorano senza sosta. Gli immobili che stiamo valutando sono strutture reali ed è chiaro che qui potranno essere posizionate anche terapie intensive, se lo scenario epidemico dovesse costringerci a farlo”.

Un’immagine del Covid Center di Careggi

Intanto scendono sotto la soglia duemila i nuovi contagi da Coronavirus in Toscana. Sono infatti 1.828 i nuovi positivi (1.426 identificati in corso di tracciamento e 402 da attività di screening) su un totale di 52.815 casi registrati dall’inizio dell’epidemia, ma il dato che preoccupa fortemente oggi è il numero dei nuovi decessi: ben 43 nuovi decessi: 33 uomini e 25 donne con un’età media di 76,7 anni. Le persone decedute sono 19 a Firenze, 1 a Prato, 5 a Pistoia, 2 a Massa Carrara, 6 a Lucca, 4 a Pisa, 4 a Livorno, 2 a Arezzo. L’età media dei 1.828 casi odierni è di 43 anni circa, i guariti raggiungono quota 15.890 (223 in più rispetto a ieri, +1,4%).

tamponi eseguiti hanno raggiunto quota 1.148.233, 15.086 in più rispetto a ieri. Gli attualmente positivi sono oggi 35.464. I ricoverati sono 1.516, di cui 197 in terapia intensiva (7 in più). Sono 15.618 i casi complessivi ad oggi a Firenze (421 in più rispetto a ieri), 4.343 a Prato (148 in più), 4.169 a Pistoia (164 in più), 3.137 a Massa (50 in più), 5.038 a Lucca (167 in più), 6.734 a Pisa (336 in più), 3.773 a Livorno (123 in più), 5.247 ad Arezzo (282 in più), 2.245 a Siena (69 in più), 1.583 a Grosseto (68 in più). Sono 555 i casi positivi notificati in Toscana, ma residenti in altre regioni. La nostra regione rimane all’8° posto in Italia con circa 1.406 casi per 100.000 abitanti (media italiana circa 1.259 x100.000, dato di ieri). Complessivamente, 33.948 persone sono in isolamento a casa

Sono 34.518 (1.685 in più rispetto a ieri, più 5,1%) quelle, anche loro isolate, in sorveglianza attiva, perché hanno avuto contatti con persone contagiate. Le persone ricoverate nei posti letto Covid sono in tutto 1.516 (65 in più rispetto a ieri, più 4,5%), 197 in terapia intensiva (7 in più rispetto a ieri, più 3,7%). Sono 1.461 i deceduti dall’inizio dell’epidemia cosi ripartiti: 532 a Firenze, 82 a Prato, 106 a Pistoia, 201 a Massa Carrara, 167 a Lucca, 128 a Pisa, 90 a Livorno, 77 ad Arezzo, 37 a Siena, 27 a Grosseto: 14 persone sono decedute sul suolo toscano ma erano residenti fuori regione.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.