Coronavirus, in Toscana le ricette mediche arrivano via sms

La piattaforma sarà disponibile gratuitamente anche per le altre Regioni: consente di far arrivare un messaggino col codice della prescrizione che letto al farmacista si tramuta nelle medicine richieste. Rossi: “E’ l’attuazione concreta dell’invito a restare il più possibile a casa”

Ricette mediche attraverso messaggini da cellulare: da oggi è possibile con “NRE via SMS” il sistema elettronico, già in funzione, che permette ai cittadini residenti in Toscana di richiedere con una semplice telefonata al proprio medico e pediatra di famiglia il farmaco di cui hanno bisogno. Un servizio particolarmente utile in queste settimane di emergenza Coronavirus perché consente di evitare uscite per recarsi dal dottore, code e affollamenti.

Il Governatore della Toscana Enrico Rossi

“La Regione Toscana – spiega il Governatore Enrico Rossi – ha fortemente voluto questa soluzione per ridurre il rischio di diffusione del virus, in particolare verso i pazienti cronici e fragili che necessitano di proseguire le terapie e che fino ad oggi dovevano recarsi allo studio medico per il ritiro della ricetta che invece oggi dematerializziamo completamente. E’ l’attuazione concreta dell’invito a restare il più possibile a casa. Credo sia un utilizzo intelligente della tecnologia reso possibile dalla competenza dei nostri tecnici, che ringrazio, e dagli importanti investimenti fatti dalla Regione negli ultimi anni”.

Il servizio funziona così: il medico effettua la prescrizione registrandola sul proprio computer. La piattaforma elettronica toscana invia al paziente tramite SMS (il sistema più semplice e accessibile a tutti) il numero di codice della ricetta che, letto al farmacista, viene tradotto nella prescrizione medica e permette di predisporre i farmaci richiesti. Ad oggi sono già 86.363 gli SMS inviati ai pazienti toscani, con il numero di ricetta elettronica, e sono circa 2.000 i medici e i pediatri di famiglia nella Regione che la utilizzano. Ma la piattaforma “made in Tuscany” ha già catturato l’interesse di altre sei regioni italiane (Sardegna, Marche, Abruzzo, Friuli, Liguria, Val d’Aosta) più la provincia autonoma di Bolzano che hanno ne fatto richiesta.

“Forniremo gratuitamente la nostra piattaforma – aggiunge Rossi – a tutte le Regioni che ce ne faranno richiesta. In un momento come questo, ci è parso doveroso aiutare le altre Regioni italiane più in difficoltà su questo fronte”. La piattaforma è ospitata sul Sistema Cloud Toscana (SCT), ovvero il data-center della Regione Toscana candidato a diventare Polo strategico nazionale (secondo il censimento dell’Agenzia per l’Italia Digitale), ed è stata progettata fin dall’origine per essere estesa: per questo è possibile lasciarla utilizzare anche da altre Regioni interessate.

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