Costa San Giorgio, si fermi il progetto resort con funicolare

L'ex Scuola di Sanità Militare a Costa San Giorgio

Idra chiede più tempo per presentare le osservazioni in merito all’ultima variante approvata dal Consiglio, mentre Sinistra Progetto Comune e Fratelli d’Italia attaccano: “Non è pensabile scavare su un’area fragile come quella”

Un momento dell’incontro stampa di Idra

Un resort superlusso con trecento camere e la possibilità per gli ospiti che lo frequenteranno di raggiungerlo attraverso una teleferica a cremagliera passando sul muro perimetrale orientale del Giardino di Boboli. Se non fosse tutto terribilmente vero ci sarebbe quasi da sorridere davanti a un’eventualità del genere, fra l’altro situata in una delle zone più belle di Firenze: quella collinetta delle “Rovinate” che deve il suo nome proprio alle tante frane accadute nei secoli.

La trasformazione dell’ex Scuola di Sanità Militare in Costa San Giorgio ha fatto irruzione prepotentemente nel Consiglio comunale di ieri dopo la conferenza stampa tenutasi in mattinata nella quale Idra ha rivolto una istanza urgente al sindaco di Firenze e al difensore civico della Toscana di sospensione dei termini per la presentazione delle osservazioni da parte dei cittadini. Il rischio, secondo l’associazione ambientalista, sarebbe quello di trovarsi non solo con un nuovo e a causa della pandemia da Covid forse sopra dimensionato hotel di lusso in una delle strutture più preziose e care all’Oltrarno, ma anche con ingenti lavori di sbancamento e svuotamento che non si sa cosa potrebbero infine causare. Per questo Idra chiede una ricalendarizzazione il dibattito rendendolo partecipato.

L’operazione di acquisto dell’ex Scuola di Sanità è stata conclusadalla società Ponte Vecchio S.p.A., che svolge attività di acquisizione e di sviluppo immobiliare di edifici di pregio storico ed architettonico ed è interamente controllata dalla famiglia argentina Lowenstein. La Valutazione di Impatto Strategica è stata esclusa (!) perchè si ritiene che gli impatti dell’opera non siano rilevanti rispetto a quanto previsto dal regolamento urbanistico (!!), mentre il tempo tecnico per le osservazioni scade il 25 luglio: fra cinque giorni dunque.

L’iscrizione di Cosimo de’ Medici in cui si proibisce di costruire a Costa San Giorgio

Opposizioni all’attacco con Sinistra Progetto Comune: “Non servono a niente – dicono Dmitrij Palagi e Antonella Bundu – il diritto di accesso agli atti, l’accesso civico, l’accesso ambientale, ma soprattutto gli incontri, i percorsi per la pseudo-partecipazione e la possibilità di inviare osservazioni, se poi la comunità non viene rispettata, ma solo ascoltata con sufficienza in qualche occasione. E pensare che invece dava molta più retta alla popolazione Cosimo de’ Medici, quando proibì di costruire oltre in quei luoghi, come testimoniato nei testi dell’epoca, perché terreni soggetti a franamento”.

E Alessandro Draghi (Fratelli d’Italia) aggiunge: “il complesso è uno dei più antichi della città e ha al suo interno tre chiese con resti ancora non del tutto studiati. L’area non è adatta all’inserimento di una struttura alberghiera perché la zona presenta notevole fragilità: Costa San Giorgio è una strada ripida con poche possibilità di manovra per i mezzi a motore; il quartiere benché si sviluppi in un’area geograficamente centrale è caratterizzato da un aspetto relativamente poco urbanizzato e si riscontra nelle sue stradine uno scorcio di una Firenze che ormai non esiste più. Non è pensabile di scavare o effettuare nessun movimento terra su un colle che dista poche centinaia di metri dove 4 anni fa un lungarno intero era sprofondato inghiottendo decine di automobili”.

Palazzo Vecchio, attraverso l’assessore all’urbanistica Cecilia Del Re, replica che il progetto è passato attraverso tutte le fasi istituzionali e che ha avuto il via libera dalla Soprintendenza. “Per ben due volte – ha aggiunto – c’è stata la possibilità per i cittadini di intervenire. Inoltre Idra avrebbe avuto modo di avere confronti e informazioni dall’amministrazione tecnica”. Amministrazione tecnica che ribadisce come l’operazione non sia finita perché ci saranno altri passaggi amministrativi. Un rinvio dei termini dunque “non è necessario”.

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.