Costanza DiQuattro a Intemporanea presenta il suo nuovo romanzo “Arrocco Siciliano”

La giovane scrittrice Costanza DiQuattro

Per la prima volta a Firenze e in Toscana. L’appuntamento è per martedì 20 settembre, alle 17, alla BiblioteCaNova dell’Isolotto

Continua il viaggio di Intemporanea nei quartieri di Firenze: domani, martedì 20 settembre, ore 17 sarà il momento della scrittrice Costanza DiQuattro, ospite alla BiblioteCaNova dell’Isolotto (via Chiusi 4/3A). L’autrice presenta il suo romanzo “Arrocco siciliano” (Baldini+Castoldi), nelle librerie da pochi giorni, per la prima volta in Toscana. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti, l’evento è organizzato in collaborazione con BiblioteCaNova Isolotto (https://www.lamartinelladifirenze.it/il-premio-campiello-fa-tappa-a-firenze-per-intemporanea/). La manifestazione ideata da Pinangelo Marino, giunta alla sua quarta edizione, si concluderà il 23 settembre alla Biblioteca Mario Luzi (Via Ugo Schiff, 8) con la presentazione de “Il dio disarmato” di Andrea Pomella, uscito il 6 settembre per Einaudi, che ci porta a sfogliare un altro album, quello di una storia italiana ancora incompresa: il rapimento di Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse e il massacro dei cinque agenti della scorta.

DiQuattro firma un nuovo quadro a tinte calde, in cui la storia di un uomo accarezza quella di tutti in un incontro agrodolce tra redenzione e vendetta. Il racconto avviene all’alba del Novecento: Antonio Fusco, giovane farmacista napoletano, «con la spocchia dei vincenti, la sufficienza degli arroganti e la flemma dei risoluti», si trasferisce a Ibla dopo la morte del vecchio speziale della cittadina barocca anche se vaghe e confuse restano le motivazioni che lo portano nel Sud della Sicilia. Ben presto Antonio conquista la fiducia della comunità iblea, nonostante la sua debolezza nei confronti delle donne sposate e una sfacciata propensione al gioco d’azzardo. Su uno sfondo tutto siciliano, fra tradimenti e pozioni galeniche, si dipana una storia di fiducia e debolezza, paura e coraggio.

La giovane scrittrice dirige il Teatro Donnafugata, piccolo teatro di famiglia. Nel novembre 2019 ha debuttato al Carcano di Milano con il suo primo lavoro teatrale, “Barbablù”, seguito da Bellini, Wagner e Sinopoli. “La flânerie tra genio, mito e musica” è andato in scena al Teatro Massimo Bellini di Catania nell’ottobre 2021. Con Baldini+Castoldi ha pubblicato La mia casa di Montalbano (2019), Donnafugata (2020) e Giuditta e il monsù (2021).

Luciano Mazziotta: Luciano Mazziotta è nato a Firenze nel 1960. Giornalista professionista, nel tempo ha lavorato per La Nazione, la Repubblica (redazione di Milano), la Prealpina di Varese e diverse altre testate locali lombarde occupandosi di politica, cronaca, cultura e spettacoli. E’ tornato a vivere a Firenze nel febbraio 2019 dopo 30 anni passati a rincorrere personaggi e a raccontare fatti ed eventi, alcuni anche eclatanti.